Alta velocità, Bologna: attentato sulla ferrovia. Forti rallentamenti ai treni fra il nord e il sud d’Italia

BOLOGNA – Continuano gli attentati alle linee ferroviarie dell’Alta velocita. Due scritte “No Tav” tracciate su un muretto nella stazione di Santa Viola alle porte della stazione centrale di Bologna dove, questa mattina all’alba, è scoppiato un incendio doloso che sta causando forti rallentamenti alla circolazione ferroviaria. E’ quanto hanno riscontrato investigatori ed inquirenti intervenuti sul posto per svolgere gli accertamenti. Da una prima ricostruzione è stato verificato che sono stati incendiati quattro pozzetti (con cavi di trasmissione per la gestione del traffico) con alcuni stracci imbevuti di liquido infiammabile. Tre di questi erano relativi all’Alta velocita’ e le fiamme sono state spente in breve tempo con gli estintori. L’incendio appiccato nel pozzetto della linea convenzionale, invece, e’ stato piu’ impegnativo da domare e ha richiesto piu’ tempo rischiando di interessare anche la linea aerea. Trovati anche alcuni fiammiferi. Al lavoro le squadre tecniche di Rfi ed i vigili del fuoco. Nessun ferito. Sul posto anche personale della Digos, della polizia ferroviaria e della polizia scientifica. L’episodio mostra analogie con quanto avvenuto a Firenze nei giorni scorsi. La prima fase delle indagini è seguita direttamente dal procuratore capo di Bologna, Roberto Alfonso.
Per il ministro dei trasporti Maurizio Lupi è “un nuovo atto terroristico” verso la Tav, ma, ha aggiunto “non ci fermeranno nella strada di innovare e cambiare l’Italia”. Poco dopo è intervenuto anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi: “voglio rassicurare tutti gli italiani: non torniamo a rievocare parole del passato, è in atto un’operazione di sabotaggio e verifichiamo quanto accaduto. Stiamo monitorando”.
I precedenti
È il sesto sabotaggio alla circolazione ferroviaria in un solo mese, dopo quello di ieri a Firenze. La Digos ha aperto un’inchiesta su questa serie di attentati. Gli inquirenti sono certi che non si tratti di casi isolati ma che ci sia una strategia dietro.
A Milano, il 18 dicembre scorso, due bottiglie incendiarie sono state ritrovate sui binari lungo la Milano-Torino. A dare l’allarme il conducente di un treno regionale che ha visto alzarsi del fumo.
A Rivoli, nel torinese, il 16 dicembre scorso, ignoti hanno tentato di incendiare con una molotov il camion di una delle ditte che lavorano per l’Alta velocità a Chiomonte.
A Firenze, a Campo di Marte, il 2 dicembre scorso, in un cantiere dell’Alta velocità i cui lavori sono fermi da oltre un anno, su una gru è stata trovata una bottiglia con liquido infiammabile, diavolina, carta e un mozzicone di sigaretta che doveva funzionare come innesco. Ma non ha funzionato e l’incendio non si è sviluppato.
In precedenza sempre a Bologna, il 19 maggio scorso, nei pressi della linea ad Alta velocità Bologna – Milano, a Lavino di Mezzo, vengono tranciati alcuni cavi di rame e fibre ottiche.
AGGIORNAMENTO DELLE 12,29: Potrebbero esserci perquisizioni in corso a carico di alcuni esponenti di area anarchica a Bologna. A quanto si apprende vetture in borghese della polizia di Stato si sono portate nei pressi dei domicili di alcune persone ritenute gravitanti attorno all’area anarchica nel capoluogo emiliano.
