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Opera di Firenze: sciopero temporaneo del personale il 28 gennaio. La prima de «I Puritani» in scena mezz’ora più tardi

Un momento delle prove de «I Puritani»
Un momento delle prove de «I Puritani»

FIRENZE – Va in scena all’Opera di Firenze un nuovo allestimento, co-prodotto dal Maggio Musicale e dal Teatro Regio di Torino, de «I Puritani» di Vincenzo Bellini.

Dopo lo sciopero che fece saltare la prima delle prove, c’era da temere che saltasse anche la “prima” tout-court, ma le rappresentanze sindacali aziendali FISTEL-CISL e SLC CGIL del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino hanno annunciato che il personale impegnato nello spettacolo sciopererà solo fino alle 21: il sipario si alzerà, dunque, anche se probabilmente in ritardo (regolare, per ora, l’orario delle repliche). Intanto, presidente e sovrintendente del Maggio hanno diffuso una lunga nota in replica alla persa di posizione sindacale, in cui si fa riferimento agli impegni assunti e alle garanzie che lo stipendio di dicembre e la tredicesima saranno pagati il 26 gennaio. Si va verso un aggiustamento della vertenza? L’auspicio è forte.

Protagonista femminile nel cast principale la bella e brava Jessica Pratt, soprano australiano già ascoltato al Maggio nei panni di Lucia di Lammermoor: un’esperta di follie da palcoscenico. Il suo Arturo sarà Antonino Siragusa, molto richiesto come tenore rossiniano, mentre il ruolo del terzo incomodo Riccardo (cui compete la famosissima e bellissima cavatina «Ah, per sempre io ti perdei») sarà affidato al baritono Massimo Cavalletti. A dirigere l’Orchestra e il Coro del Maggio ci sarà Matteo Beltrami, mentre la regia è affidata a Fabio Ceresa.

È una delle opere che hanno reso celeberrimo il nome di Vincenzo Bellini, che ne poté comporre solo dieci. Questa fu l’ultima e andò in scena al Théâtre des Italiens di Parigi il 24 gennaio 1835. In settembre Bellini morì a soli 34 anni. Il successo fu trionfale, anche grazie agli interpreti di cui Bellini poté disporre (autentiche star dell’epoca: Giulia Grisi, Giovanni Battista Rubini, Antonio Tamburini, Luigi Lablache) e continuò pressoché ininterrotto, rimanendo il titolo tra i più significativi del cosiddetto “belcanto”. Sono le note dei «Puritani» che risuonano dal battello del melomane Fitzcarraldo nel finale del famoso film di Herzog.

Fra le riprese dell’opera entrate nella storia, una fu proprio a Firenze, in  occasione del primo Maggio Musicale del 1933: i bozzetti per scene e costumi hanno la firma di Giorgio De Chirico e si possono ancora vedere al Museo del Novecento; storica fu anche l’interpretazione di Mercédes Capsir, nel ruolo di Elvira che Bellini aveva tanto rimaneggiato pensando alla voce della Malibran.

La trama. Atto I. In una fortezza puritana presso Plymouth è il giorno delle nozze tra Elvira (soprano), figlia del governatore Lord Gualtiero Valton (basso), e Lord Arturo Talbo (tenore), seguace della fazione nemica degli Stuart. Il padre è stato convinto dal fratello Giorgio (basso) ad assecondare l’inclinazione della ragazza, che lui avrebbe promesso al colonnello Sir Riccardo Forth (baritono), ma che non sarebbe sopravvissuta alla separazione dall’amato Arturo. Nella sala d’armi giunge lo sposo; il governatore gli consegna un salvacondotto per uscire dalla fortezza e raggiungere la chiesa. Lord Valton non vi potrà essere, perché deve scortare a Londra una misteriosa prigioniera. Arturo scopre che si tratta della regina Enrichetta di Francia (mezzosoprano), moglie del giustiziato Carlo I Stuart, capisce che rischia la testa anche lei e la porta in salvo mascherandola da Elvira col velo nuziale, assecondato da Riccardo che, passato dal disappunto alla reazione, coglie la palla al balzo per togliersi dai piedi il rivale. Mentre tutti maledicono i fuggitivi, Elvira, sconvolta dalla sparizione dello sposo, perde la ragione.

Atto II. Elvira, folle, si aggira per le stanze del castello chiamando l’amato Arturo, fra arie e romanze una più soave e vocalmente ardimentosa dell’altra. Il buon Sir Giorgio si dà da fare per convincere Riccardo (in fondo anche lui buon diavolo, oltretutto commosso dalla toccante follia della sempre innamorata Elvira) che Arturo non va condannato a morte, perché non è il solo responsabile della fuga di Enrichetta. Per la resa dei conti si aspetterà l’imminente battaglia tra i puritani e i seguaci degli Stuart.

Atto III. Arturo, nascosto in un mantello, è nel giardino degli appartamenti di Elvira. Sentendola intonare una romanza d’amore si unisce al canto e i due finalmente si riabbracciano. Irrompono i Puritani con la condanna a morte di Arturo; Elvira all’annuncio ritrova la ragione e dichiara di voler seguire l’amato anche nella tomba. All’improvviso giunge un messaggero: Cromwell, sconfitti gli Stuart, ha concesso il perdono a tutti i loro seguaci e i due giovani, nell’esultanza generale, possono finalmente sposarsi

Opera di Firenze (Piazza Vittorio Gui / Viale Fratelli Rosselli, 7 – Firenze)

Mercoledì 28 gennaio, ore 20.30
Venerdì 30 gennaio, ore 20.30
Domenica 1 febbraio, ore 15.30
Mercoledì 4 febbraio, ore 20.30
Giovedì 5 febbraio, ore 20.30
Martedì 10 febbraio, ore 20.30

«I Puritani» di Vincenzo Bellini. Libretto di Carlo Pepoli.

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino. Direttore: Matteo Beltrami. Maestro del Coro: Lorenzo Fratini. Nuovo allestimento – Coproduzione con il Teatro Regio di Torino

Regia: Fabio Ceresa, Scene: Tiziano Santi, Costumi: Giuseppe Palella, Luci: Marco Filibeck, Movimenti coreografici: Nikos Lagousakos, Assistente movimenti scenici: Riccardo Olivier

Elvira, figlia di Gualtiero Valton: Jessica Pratt / Maria Aleida (1, 4 e 10/2)

Lord Arturo Talbo: Antonino Siragusa / Jésus Léon (1, 4 e 10/2)

Riccardo: Massimo Cavalletti / Julian Kim (1, 4 e 10/2)

Enrichetta: Rossana Rinaldi / Martina Belli (1, 4 e 10/2)

Giorgio Valton: Gianluca Buratto / Riccardo Zanellato (30/1, 1 e 4/2) – Bruno Robertson: Saverio Fiore
Lord Gualtiero: Gianluca Margheri
Performer: Fattoria Vittadini (Mattia Agatiello, Pablo Andres Tapia Leyton, Alexander McCabe, Riccardo Olivier, Daniele Pennato, Claudio Pisa)

 Guide all’ascolto all’interno del teatro: 45 minuti prima di ogni spettacolo

La biglietteria dell’Opera di Firenze è aperta lunedì 14-18, dal martedì al sabato 10-18 e da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli. Vendita biglietti online sul sito dell’OF

Maggio Musicale, Opera di Firenze, opera lirica

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