Consiglio regionale, Lazzeri: «Vogliamo essere al fianco di chi costruisce progetti e crea lavoro»
Il Premio Impresa + Innovazione +Lavoro giunge quest’anno alla seconda edizione. Quali sono gli obiettivi raggiunti e cosa c’è nel futuro dei vincitori?
- Con la seconda edizione del premio Impresa + Innovazione + Lavoro il Consiglio della Regione Toscana vuole richiamare l’attenzione su quello che oggi dovrebbe essere l’imperativo di ogni soggetto che si ponga l’obiettivo di crescere e fare impresa nel territorio Toscano: innovazione come motore di ogni impresa economica e dei servizi alla persona. Un imperativo che negli anni è diventata la parola d’ordine del Consiglio Regionale, in prima linea, nel promuoverlo dapprima con il premio Vespucci che premiava e riconosceva la creatività toscana e, dal 2013, con la prima edizione di questo Premio assegnato lo scorso anno a 4 imprese che con buone pratiche di innovazione nell’ambito di poli pubblici, hanno realizzato una crescita quantitativa e qualitativa della propria attività, migliorando il proprio contributo allo sviluppo sostenibile del territorio e della comunità regionale.
Imperativo: innovare. Ma cos’è l’innovazione e cosa serve alla nostra regione per metterla in pratica?

Il Premio Impresa + Innovazione + Lavoro non cerca e premia soltanto le idee ma soprattutto il modo in cui queste sono state concretizzate realmente. Innovazione è anche e soprattutto dare alle proprie idee le gambe per camminare. Un imperativo che per non diventare parola vuota deve essere accompagnato da una consapevolezza realistica: innovare è un procedimento complesso che inizia con la ricerca e si conclude con l’applicazione industriale e pratica di una nuova idea, di un’invenzione che però deve essere messa in pratica producendo miglioramenti qualitativi della propria attività. In poche parole: fra avere un’idea brillante e metterla in pratica spesso è presente un gap che quando incolmabile porta ad un ristagno dannoso. Prima di tutto per l’economia toscana, per la creazione di reddito da parte delle imprese e per la loro possibilità di sprigionare lavoro sul nostro territorio. Questo ostacolo rivive anche nei numeri. Nel 2012 la media dei brevetti partorita dal nostro territorio regionale è stata del 5% rispetto al totale nazionale. Un dato che per lo stesso periodo per la vicina Emilia-Romagna si attestava a quasi il 12%. Le istituzioni quindi devono essere alleate e amiche di chi riesce a superare questo ostacolo.
A partire dal Consiglio Regionale…
Il Consiglio Regionale ha il dovere di premiare e dare visibilità agli esempi virtuosi di incontro fra ricerca e impresa. Nel promuovere questo Premio c’è tutta la convinzione del Consiglio Regionale dell’importanza del sapere scientifico e tecnologico promosso dalle imprese e dal rapporto delle stesse con i centri di ricerca del nostra regione, siano essi pubblici che privati. Per farlo quest’anno il Premio Impresa + Innovazione + Lavoro si è arricchito di una particolare sezione dedicata all’innovazione dei servizi alla persona resi da associazioni e soggetti no profit. In questo modo il Consiglio Regionale vuole valorizzare quello che viene definito il “lavoro di rete”, mettendo insieme quei progetti, che coniughino l’innovazione, la risposta ai bisogni di una comunità e la loro sostenibilità futura. Tutto ciò in una reale e necessaria integrazione con la programmazione degli enti locali della Toscana.
Quali sono le novità della seconda edizione?
La più grande riguarda proprio l’apertura del bando al no profit. Le categorie ad essere premiate saranno 4: grandi imprese, piccole-medie imprese, start-up e terzo settore. L’ultima, riguarda proprio soggetti come il volontariato e le cooperative sociale che rappresentano uno dei muscoli più straordinari della nostra Toscana. Anche e soprattutto nei servizi alla persona esiste ed è visibile l’innovazione. Ogni volta che il no profit offre risposte ad un bisogno nuovo con un nuovo servizio sta innovando. Per questo è giusto che il nostro “oscar” vada anche a premiare le idee che renderanno maggiormente sostenibile il futuro dei servizi alla persona. Questa è la strada, che parte anche da questo premio, che il Consiglio vuole intraprendere per promuovere impresa, innovazione e lavoro.
