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Vigili Urbani in sciopero: vogliono essere trattati come i poliziotti e i carabinieri. Diecimila in corteo a Roma

Corteo dei Vigili urbani
Corteo dei Vigili urbani

ROMA – Circa 10mila vigili urbani in sciopero. Hanno manifestato contro il Governo per le vie di Roma. Chiedono l’adeguamento della loro legge quadro e l’equiparazione alle altre Forze di polizia. L’esito della protesta, come risultati concreti, ancora non è prevedibile. Certo è che gli automobilisti di tutt’Italia sono stati contenti: la mattinata è passata senza multe e verbali.

«Il Governo deve immediatamente mettere mano alla riforma delle Polizie Locali, poiché gli agenti non possono più operare in queste condizioni. La figura dei vigili urbani nel corso degli anni é cambiata notevolmente, poiché non sono impegnati solamente nella viabilità e ciò che ad essa è connessa ma i singoli enti locali gli hanno affidato più compiti e mansioni, spesso diversi tra loro». Lo ha dichiarato Federico Rocca responsabile degli enti locali di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.

“Oggi i vigili urbani si occupano di ispettorato edilizio – sottolinea – di polizia giudiziaria e amministrativa, di contrasto al commercio abusivi nonché di controlli sulle attività commerciali, di controlli nei campi nomadi, di presenza a cortei, eventi e manifestazioni dove spesso si verificano problemi di ordine pubblico e se a questo aggiungiamo che molti di loro sono anche armati, è facile comprendere che la loro figura professione è totalmente mutata. Oramai è chiaro che svolgono anche compiti di pubblica sicurezza senza avere però i dovuti riconoscimenti e tutele, quindi non si parla solo di stipendi ma dei rischi che corrono”.

Non a caso nella manifestazione di oggi – prosegue – stanno chiedendo al governo ‘Siamo impiegato o poliziotti?’ Domanda legittima e che deve trovare una riposta, per questo oggi mi sento al loro fianco. Troppo spesso facili e inopportuni luoghi comuni li hanno fatti passare per quello che non sono, uniti ad una scelta mediaticamente voluta da chi voleva colpirli. Se c’è chi sbaglia deve pagare ma questo non legittima alcuni amministratori a infangare migliaia di persone che in tutta Italia cercano di fare onestamente il proprio lavoro, spesso in situazioni difficili, prestando un servizio alla collettività. Mi auguro che sull’argomento ci sia più responsabilità da parte del Governo e delle amministrazioni affinché si possa giungere ad una vera riforma delle Polizie Locali, in grado di migliorare il Corpo rendendolo più efficiente ed efficace.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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