Esercito italiano in Libia? Renzi frena: non è il momento d’intervenire militarmente

LIBIA – Dopo l’esecuzione di 21 cristiani copti, il governo egiziano continua a inviare i suoi aerei che hanno colpito obiettivi dell’Isis nel Paese. Raid dall’aviazione del Cairo hanno interessato Derna, la “capitale” del Califfato in Libia, Bengasi e Sirte, come confermato dal comandante dell’Aviazione libica, Saqer al-Joroushi che ha parlato di «40-50» terroristi uccisi finora. La diplomazia internazionale è al lavoro, la Francia chiede una riunione del consiglio di sicurezza dell’Onu, mentre da Roma Matteo Renzi frena: «Non è il momento di interventi militari».
Renzi aveva avuto un colloquio telefonico con il premier egiziano al Sisi e rivolge un appello alla comunità internazionale. Niente escalation, occorre «saggezza, prudenza e senso della misura. Sono certo che la forza delle Nazioni unite è decisamente superiore a quella delle milizie radicali», aggiunge auspicando il coinvolgimento di tutti gli attori in gioco, «dalle tribù locali ai paesi dell’Unione africana, da quelli arabi e a quelli europei».
