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Parigi, rifugiati: Amnesty International critica l’Europa per la mancata accoglienza. In Italia la Boldrini rincara la dose

Una manifestazione di Amnesty International
Una manifestazione di Amnesty International

PARIGI – Amnesty International ha esaminato gli avvenimenti del 2014 e, nel suo rapporto annuale reso pubblico oggi in Francia, ha sottolineato come il 2014 sia stato un anno ‘horribilis’ dal punto di vista della situazione di profughi e rifugiati. Per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale il mondo annovera più di 50 milioni di persone in fuga dal loro Paese. E il rapporto sostiene che la classe politica europea non si è dimostrata capace di proteggere le persone più bisognose.

SIRIA – Tra i rifugiati quasi 4 milioni di siriani sono stati cacciati dal loro Paese per una guerra che ha causato più di 200.000 morti. Su 4 milioni, solo 150.000 sono stati accolti dall’Unione europea. L’Alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati (UNHCR) aveva stabilito una lista di 380.000 persone fragili da accogliere: l’Unione europea si è impegnata soltanto per 36.300. La Germania ha accettato di riceverne 20.000, mentre la Francia ne ha accolti 500 nel 2014 e altrettanti ne accoglierà nel 2015. Un discorso a parte per l’Italia, dove l’accoglienza è sostanzialmente obbligata, in quanto gli sbarchi interessano soprattutto le nostre coste.

ITALIA – Nella parte dedicata all’Italia, l’organizzazione sottolinea le sue preoccupazioni per «la situazione nelle carceri e nei centri di detenzione per migranti irregolari e il mancato accertamento – nonostante i progressi compiuti su qualche caso – delle responsabilità per le morti in custodia». Amnesty punta il dito contro le «indagini lacunose e le carenze nei procedimenti giudiziari» e sottolinea inoltre la «perdurante assenza del reato di tortura nella legislazione italiana» e «la discriminazione nei confronti delle comunità rom». «Durante il semestre di presidenza dell’Unione europea l’Italia ha sprecato l’opportunità di dare all’Europa un indirizzo diverso, basato sul rispetto dei diritti umani, sul contrasto alla discriminazione e soprattutto su politiche in tema d’immigrazione che dessero priorità a salvare vite umane, attraverso l’apertura di canali sicuri di accesso alla protezione internazionale, piuttosto che a controllare le frontiere».

FRANCIA – Amnesty International critica anche la Francia, uno stato che a parole si dichiara aperto ai rifugiati, ma in pratica attua l’accoglienza col contagocce. «La situazone è paradossale – si legge nel rapporto – da un lato i responsabili politici dichiarano la massima disponibilità, dall’altro si ostacola l’accoglienza». Nel Paese d’oltralpe solo 2.071 siriani nel 2014 hanno ricevuto lo status di rifugiati. E l’Associazione prosegue con un duro atto d’accusa contro i nostri cugini transalpini. In Francia stranieri e rom sono le prime vittime delle violazioni dei diritti dell’uomo. L’Associazione ha svolto un’inchiesta sulle violenze poliziesche e ancor più sulle conseguenti inchieste, che non hanno condotto a alcun risultato.

BOLDRINI – La presentazione del rapporto è avvenuta in Francia, e nel mirino c’era quindi il governo di François Hollande. Ma non molto dissimile è la situazione dell’Italia, vista nell’ottica parziale e partitica di queste associazioni internazionali. Del resto a noi non mancano anche i critici interni. Non più tardi di ieri, martedì 24 febbraio, la Presidente della Camera, Laura Boldrini, ospite di Floris su La 7, si è lanciata in una sperticata difesa dei rifugiati e nella conferma assoluta degli obblighi internazionali dell’Italia, reali o meno che siano. A suo avviso non completamente assolti.

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