
Femminicidio a Fucecchio, morì in casa dopo una lite con il marito. Arrestato
FUCECCHIO (Fi) – Un operaio di 40 anni, Giacomo Benvenuti, di Santa Croce sull’Arno è stato arrestato stamani 4 marzo dai carabinieri con la pesantissima accusa di aver ucciso la moglie, Marinella Bertozzi di 50 anni, trovata morta in casa a Querce, una frazione di Fucecchio la sera del 30 ottobre 2014. In un primo momento i sanitari del 118, intervenuti sul posto, avevano refertato l’evento come morte naturale (non c’erano apparenti lesioni esterne) ma i carabinieri hanno voluto vederci chiaro dopo la denuncia del fratello della donna.
In realtà, questa è l’accusa, il marito – durante una lite – l’avrebbe massacrata di botte tanto da procurarle fratture e lesioni interne che le sarebbero state fatali, come ha accertato l’autopsia, tanto da causare un arresto cardiaco. È stata quindi disposta un’indagine coordinata dal pm Sandro Cutrignelli della Procura di Firenze, al termine della quale il Gip Alessandro Moneti ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del marito, arrestato stamani nella fabbrica conciaria dove lavora. Omicidio aggravato e maltrattamenti in famiglia i reati contestati.
Quando stamani i carabinieri del Nucleo Investigativo di Firenze sono arrivati sul posto, l’uomo non ha opposto la minima resistenza né ha chiesto né detto niente. Si è lasciato ammanettare e condurre al carcere fiorentino di Sollicciano dove è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, fin dai tempi del loro fidanzamento l’operaio avrebbe avuto comportamenti aggressivi verso la donna con continui maltrattamenti e percosse volte a ridurla in un totale stato di sottomissione. La sera del 30 ottobre l’uomo avrebbe telefonato alla moglie, che si trovava in un locale vicino a casa, minacciandola. Secondo alcuni testimoni, lei si sarebbe lasciata sfuggire la frase «questa volta le gambe non ce le levo». Una volta rientrata a casa, il marito l’avrebbe colpita con calci, pugni e oggetti contundenti fino a provocarne fratture e lesioni ad organi vitali. Tutto questo è successo intorno alle 20.30. Poi avrebbe portato il letto il corpo della donna, ripulito sommariamente la casa delle tracce di quanto era successo e chiamato il 118.
Ai sanitari il marito avrebbe detto che la moglie si era sentita improvvisamente male mentre era a letto e lui era fuori. Un primo medico avrebbe stilato un referto di morte maturale. Poco dopo però è arrivato il fratello della donna, che insospettito ha chiamato i carabinieri di Fucecchio. È intervenuto quindi un secondo medico del 118 per ulteriore accertamento, che avrebbe confermato il referto del collega (probabile morte naturale con mancanza di lesioni esterne) ma – d’intesa con i militari sul posto – avrebbe consigliato di chiedere comunque l’autopsia della donna.
Nella casa, sottoposta a sequestro nei mesi scorsi, la scientifica dei carabinieri ha trovato numerosi oggetti con tracce ematiche, tra cui un manico di scopa metallico spezzato in due parti. Tracce biologiche di sangue e fluidi corporei sono state trovate sulle pareti dell’abitazione e sui pavimenti.