Firenze: torna alla Pergola la coppia Pagni-Solenghi nel «Tartufo» di Molière
FIRENZE – Al Teatro della Pergola Eros Pagni e Tullio Solenghi interpretano «Il Tartufo» di Molière, in una versione italiana in alessandrini a rima baciata (il metro originale dell’opera) appositamente commissionata a Valerio Magrelli; la regia è di Marco Sciaccaluga.
Originariamente farsa all’italiana in tre atti (rappresentata per la prima volta a Versailles 12 maggio 1664), conclusi dalla vittoria dell’impostore Tartuffe, fu fatta correggere da Luigi XIV. Rifatta in cinque atti e rappresentata in questa versione a Palais-Royal il 5 agosto 1667, finisce ora con la sconfitta dell’odioso Tartuffe, del quale il raggirato Orgon (alla prima interpretato dallo steso Molière) scopre gli inganni. Ma tanto non bastò, a suo tempo, per contentare i bigotti conservatori, e la cosiddetta “cabala dei devoti” ottenne la proibizione dell’opera. Solo nel 1669 la questione si risolse finalmente a favore di Molière; la commedia poté tornare in scena e da pièce scandalosa, col tempo, finì per essere percepita come lezione di morale.
Il ricco borghese Orgon raccoglie sui gradini di una chiesa il falso devoto Tartuffe e permette che si insedi da padrone in casa sua. Si preoccupa più di lui che dei suoi familiari, e naturalmente Tartuffe ne approfitta, arrivando addirittura a chiedere in moglie, con gran gioia di Orgon, la giovane e graziosa figlia di questi. La ragazza è naturalmente innamorata di un giovane di età e condizione adeguate alla sua e sarà aiutata dall’immancabile cameriera astuta, oltre che dalla madre progressivamente convinta dell’ipocrisia di Tartuffe, a rovesciare i piani del padre, anche se l’intervento risolutivo per cacciare l’impostore ormai padrone dei beni della famiglia dovrà arrivare direttamente dal re.
«Tartufo è forse l’ipocrita più famoso nella storia del teatro», commenta Solenghi, che lo interpreta in questa messinscenza, «si insinua all’interno della quiete quotidiana di una famiglia dell’alta borghesia, plagiando il padrone di casa che crede, tramite l’intercessione di Tartufo, di assicurarsi il paradiso e la beatitudine quando non sarà più su questa terra. Il mio personaggio ne approfitta per sottrargli la casa, sedurgli la moglie e addirittura sposarne la figlia».
Aggiunge Eros Pagni, che interpreta Orgone: «Molière ci insegna che bisogna avere il coraggio di prendere la realtà per quello che veramente è, con discernimento e con la capacità di giudicare obiettivamente ciò che ci circonda. Non dobbiamo lasciarci manipolare o condizionare da falsi messaggi. È questo tipo di riflessione, che ci ritroviamo ad affrontare ogni giorno, a rendere Molière un autore ancora attuale».
Teatro della Pergola (via della Pergola 18/32, Firenze)
Da martedì 7 a venerdì 17 aprile, ore 20.45 (domenica ore 15.45, lunedì riposo)
Teatro Stabile di Genova presenta Eros Pagni e Tullio Solenghi in «Il Tartufo» di Molière, con Marco Avogadro, Massimo Cagnina, Alberto Giusta, Barbara Moselli, Pier Luigi Pasino, Mariangeles Torres, Antonio Zavatteri, Gennaro Apicella, Elisabetta Mazzullo; regia Marco Sciaccaluga; scena e costumi Catherine Rankl; musiche Andrea Nicolini; luci Sandro Sussi; versione italiana in alessandrini di Valerio Magrelli.
Durata: 2h e 40’, con intervallo
Info e biglietti www.teatrodellapergola.com