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Firenze, Palazzo di Giustizia: ci sarà il presidio fisso dei carabinieri. Il prefetto raccoglie l’allarme dei magistrati

Il Palazzo di Giustizia a Firenze
Il Palazzo di Giustizia a Firenze

FIRENZE – Nel giro di qualche settimana il Palazzo di Giustizia di Firenze sarà protetto da un presidio stabile di carabinieri. È la misura sulla quale ha concordato il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito oggi 14 aprile, a palazzo Medici Riccardi per esaminare l’attuale livello di sicurezza del Palagiustizia di Novoli dopo la strage al tribunale di Milano dello scorso 9 aprile.

La cittadella fiorentina della giustizia – spiega in una nota la prefettura -, «risulta al momento ben sorvegliata: sono presenti telecamere dappertutto, gestite da una efficiente sala di controllo che filma e registra, mentre i vari ingressi sono adeguatamente presidiati».

«Si può fare sempre di più – ha dichiarato il prefetto Luigi Varratta – per questo oggi abbiamo analizzato alcune proposte operative per innalzare ulteriormente il grado di protezione». Come prima misura è stato concordato di collocare all’interno del Palagiustizia il Nucleo Tribunali dei Carabinieri, il reparto che assicura l’assistenza nei dibattimenti penali e che ha ora sede in Borgognissanti.

Una soluzione, questa, che garantirà un’aumentata presenza di militari 24 ore su 24 e una contestuale razionalizzazione dei servizi. Sono state prese in considerazione anche altre ipotesi la cui fattibilità sarà verificata nei prossimi giorni, come l’incremento della vigilanza privata e l’utilizzo di un badge per coloro che operano stabilmente in tribunale: personale, legali, cronisti.

Evidentemente, dunque, a meno di una settimana dal massacro del giudice Fernando Ciampi, del giovane avvocato di origini elbane, Lorenzo Alberto Claris Appiani, dell’imputato Giorgio Erba e il ferimento di due altre persone (Davide Limongelli e Stefano Verna) da parte dell’imprenditore sotto processo Claudio Giardiello, la protezione garantita fino a ora agli uffici giudiziari fiorentini non viene ritenuta più adeguata.

A caldo, subito dopo la strage, il procuratore generale della Toscana, Tindari Baglione, aveva sollecitato un «presidio fisso dei carabinieri» al Palagiustizia di Novoli. Proprio quello che adesso si verificherà.

Firenze, del resto, non poteva essere da meno di Pisa. Nella città della Torre, già lo scorso fine settimana il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Attilio Visconti, aveva varato per il tribunale una «vigilanza dinamica» dei militari dell’esercito da affiancare a quella delle forze dell’ordine. Ed erano emerse gravi carenze nei sistemi di protezione in parecchi uffici giudiziari toscani, a cominciare da quelli di Pistoia e Siena.

Oggi a Firenze, al tavolo del prefetto Luigi Varratta, si sono riuniti il presidente della Corte di Appello Fabio Massimo Drago, Antonio Banci delegato del procuratore generale Tindari Baglione e i vertici delle forze dell’ordine: il questore Raffaele Micillo, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Marco Lorenzoni e il comandante della Guardia di Finanza Leandro Cuzzocrea.


Domenico Coviello

Giornalista

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