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Il doodle che Google ha dedicato al mostro di Lochness

Google celebra Loch Ness e gli 81 anni della falsa foto del mostro

Il doodle che Google ha dedicato al mostro di Lochness
Il doodle che Google ha dedicato al mostro di Loch Ness

FIRENZE – Google celebra oggi, 21 aprile, con uno dei suoi «doodle» tematici l’81esimo anniversario della fotografia più famosa scattata al leggendario mostro di Loch Ness. Nell’immagine, provocazione bonaria, tre extraterrestri manovrano un sommergibile che lascia emergere dall’acqua il celebre profilo di «Nessie». Il tutto patinato di bianco e nero, a conferire storicità all’immagine. Del resto sono passati 81 anni dalla diffusione della foto del mostro, «avvistato» più volte nel lago di Loch Ness, nelle Highlands scozzesi.

LA PRIMA FOTO L’espressione divertita degli alieni del doodle risponde alla fotografia scattata da Robert Kenneth Wilson nel 1934 e all’inganno che si porta dietro. La stampa scozzese diffuse la notizia di un oggetto misterioso nel lago di Loch Ness. La foto fece in breve il giro del mondo, il profilo scuro di un collo allungato emergeva fra cerchi concentrici dalle acque del lago. Sessant’anni più tardi, nel 1994, la foto fu smascherata dal Centro di Loch Ness. Nessie era in realtà un modellino, creato dal patrigno di Wilson

Nessie nella foto di R. K. Wilson del 1934
Nessie nella foto di R. K. Wilson del 1934

aggiungendo a un sottomarino giocattolo una testa e una coda. L’episodio del 1934 seguiva il precedente del 2 maggio 1933, quando si diffuse la notizia che i coniugi MacKay, proprietari di un albergo a Drumnadrochit, una località sulla riva del lago, avevano scorto le due celebri gobbe del mostro sopra il pelo dell’acqua. Nel novembre 1933 venne scattata la prima fotografia da Hugh Gray.

STREET VIEW Google celebra l’evento e nell’occasione lancia una novità nella sua «street view», il sistema che permette di immedesimarsi nelle mappe di un qualunque luogo grazie a viste panoramiche. Con lo Street view di Loch Ness Google porta il suo utente a caccia del mostro, grazie a foto scattate sotto il pelo dell’acqua. Leggeri movimenti sul pad o del mouse immergeranno l’internauta fra le acque misteriose del lago. Falso o no, Nessie ha conosciuto la popolarità grazie a numerose apparizioni cinematografiche, televisive ed anche in videogiochi come Tomb Raider, Hitman o Sim city 2000. Una o tante gobbe? Un plesiosauro sopravvissuto all’estinzione? L’ultimo della sua specie? Tante le domande che nel corso degli anni hanno alimentato il mistero del piccolo lago scozzese. E forse non c’è fretta di trovare la risposta.

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