Firenze, il Palazzo di Giustizia intitolato a Piero Calamandrei
FIRENZE – Da oggi il Palazzo di Giustizia a Novoli è intitolato all’insigne giurista fiorentino Piero Calamandrei (1889-1956), avvocato, accademico docente di diritto processuale civile, tra i fondatori del Partito d’Azione, esponente della Resistenza, membro dell’Assemblea costituente dunque co-autore della Costituzione italiana.
Oggi 12 giugno c’è stata la cerimonia ufficiale di intitolazione a cui ha partecipato, tra gli altri, il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Scoperta una targa all’ingresso nord dell’edificio con la scritta: «Per trovare giustizia bisogna essere fedele ad essa, come tutte le divinità si manifesta soltanto a chi ci crede» tratta dalla pubblicazione di Calamandrei «Elogio dei giudici scritto da un avvocato».
Il ministro Orlando ha detto che «intitolare il palazzo di giustizia a Piero Calamandrei non è solo un riconoscimento a un grande padre costituente, maestro di diritto e di democrazia, ma anche a Firenze e all’avvocatura fiorentina». Il sindaco Dario Nardella ha evidenziato che «l’idea di legare il palazzo a Calamandrei è nata dalla comunità, dagli avvocati fiorentini e poi, anche tramite i giornali, si è estesa in città» mentre la sua figura «ci ricorda che il ruolo del palazzo non è solo quello di applicazione delle leggi ma anche di motore culturale, luogo culturale, civile ed educativo della città».
Sono poi intervenuti anche il presidente della Corte d’Appello, Fabio Massimo Drago, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Firenze, Sergio Paparo, il costituzionalista Enzo Cheli. La prolusione è stata fatta dall’avvocato generale dello Stato presso la procura generale di Firenze, Francesco D’Andrea.