
Prato, un piano per sfregiare la sua ex convivente con l’acido: bloccato in tempo

PRATO – Come in un thriller, un uomo ha cercato di assoldare qualcuno per sfregiare in viso, con l’acido, la sua ex convivente, poi ha provato a trovare chi fosse disposto a gambizzarla. E il tutto dopo aver cercato di incastrarla mettendole cocaina all’interno dell’auto.
Per questo motivo un commerciante 43enne che vive e lavora a Certaldo, è stato arrestato dalla polizia di Prato dove lavora l’ex convivente, una donna russa di 40 anni.
Con il certaldese è finito in carcere anche uno dei due complici. L’altro ha evitato l’arresto dopo aver rivelato il piano diabolico agli investigatori.
I fatti risalgono all’inizio dell’estate, quando l’uomo, al termine di una relazione durata 10 anni, ha cominciato a perseguitare la sua ex mettendo in atto una serie di comportamenti criminali sempre più gravi.
Lei ha cominciato a subire le azioni dell’ex compagno il 18 giugno scorso, quando la polizia di Prato, in seguito ad una «soffiata», ha rinvenuto nella sua auto circa 10 grammi di cocaina. La donna è stata denunciata, ma ha dichiarato di non sapere nulla di quella droga e di non averne mai fatto uso in vita sua.
Pochi giorni dopo la polizia ha ricevuto una seconda chiamata dello stesso tenore e ha ritrovato lo stesso quantitativo e tipo di droga nell’auto della donna. A quel punto, il sostituto procuratore di Prato, Antonio Sangermano, titolare dell’inchiesta, approfondendo le investigazioni, ha scoperto che l’uomo e i suoi due complici avevano messo la droga nella macchina della donna e si erano resi responsabili di altri episodi gravi.
Tra questi, l’incendio di un’auto della donna e di due sue amiche russe oltre a un’aggressione avvenuta l’8 giugno scorso, quando alla donna era stato rubato il telefono cellulare. Negli ultimi giorni i tentativi di danneggiare l’ex convivente da parte dell’uomo si erano intensificati, sino al piano per sfigurarla con l’uso di acido.
Uno dei due complici però ha scelto di confessare alla polizia ogni particolare della vicenda evitando così il carcere, mentre il commerciante e l’altro complice sono attualmente agli arresti nel carcere Pratese della Dogaia. I reati contestati sono quelli di stalking, danneggiamenti e calunnia.