Immigrazione: il ministro Alfano lancia il bando per accogliere altri 10.000 profughi. Ma divampa la polemica
ROMA – “Ho appena firmato un bando per altri 10 mila posti nel sistema Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati): vuol dire che finanzieremo i progetti di accoglienza dei Comuni per il 95 per cento dei costi”. Lo dice il ministro dell’Interno , Angelino Alfano parlando dell’emergenza migranti. Secondo il titolare del Viminale, il sovraffollamento dei centri di accoglienza italiani si risolve “con un sistema strutturato che preveda l’ospitalità diffusa e l’ausilio degli enti locali per evitare le reazioni violente come quelle degli ultimi mesi. Le procedure per i richiedenti asilo sono più rapide e il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sta lavorando per snellire la procedure sul giudizio di appello quando viene negato l’asilo. In questo modo possiamo rimpatriare velocemente chi non ha diritto a rimanere”.
Queste dichiarazioni rilasciate proprio quando un ivoriano, ospite del centro di accoglienza di Mineo, in Sicilia, è stato arrestato con l’accusa di aver compiuto un brutale duplice omicidio ai danni di una coppia di anziani nel Catanese. Due argomenti completamenti diversi, naturalmente. Ma in queste ore divampa la polemica. Matteo Salvini attacca, il Pd risponde dandogli dello “sciacallo”. In Germania, intanto, Angela Merkel porge la mano all’Italia, disposta ad aiutarla. Ma anche in Europa c’è spaccatura. L’Inghilterra fa sapere che chiuderà le frontiere anche ai cittadini comunitari, giovani italiani compresi, che si presenteranno Oltre Manica senza un contratto di lavoro.
cicciobello
faceva meglio a mettere dieci mila ministri dell’interno al posto suo e andarsene a vivere in eritrea