Immigrazione: vertice europeo (con molti problemi) per superare le regole di Dublino
BRUXELLES – L’Agenzia europea per l’immigrazione Frontex, ha divulgato i dati degli ingressi di migranti in Europa: nei primi mesi del 2015 in Europa sono arrivati 710.000 migranti, 129.000 in Italia. E 3.103 sono morti in mare, il 90% sulla rotta dalla Libia. Anche sulla base di questi dati si discuterà dell’emergenza profughi, che domani tornerà sul tavolo del vertice dei leader europei. Ci si prepara ad accogliere milioni di potenziali rifugiati.
Dopo il summit di settembre, che su spinta italiana ha virato verso una politica europea che coniuga identificazioni, ricollocazioni e rimpatri in contemporanea («c`è molto di nostro» ha rivendicato Angelino Aitano in visita a Londra), nelle conclusioni ci saranno «indicazioni molto operative e dettagliate», come sottolineato dal sottosegretario agli affari europei Sandro Gozi. Ma si valuterà anche, come esplicitato dal Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, «il futuro del sistema di Dublino» con la valutazione di «alternative». Nel vertice si deciderà di accelerare sui rimpatri, col mandato di creare «entro l`anno» un «ufficio dedicato» nell`ambito di Frontex. Poi ci si propone di spingere per un programma «personalizzato» di accordi con i paesi di origine, con incentivi per accettare i rientri. In più c`è l`idea di fornire «lasciapassare» europei come documenti di viaggio per chi viene rispedito a casa, che dovrebbero essere accettati da paesi terzi.
Vedremo se le buone intenzioni porteranno a risultati concreti o se il fronte dei paesi dell’Est riuscirà ancora a limitare le iniziative dei 28 in senso restrittivo rispetto all’accoglienza che adesso, per necessità del suo paese, è caldeggiata anche dalla cancelliera Merkel.