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Scala di Milano, il debutto di Devid Cecconi: a Campi Bisenzio i concittadini in delirio

Il baritono Devid Cecconi (a destra) in scena alla Scala
Il baritono Devid Cecconi (a destra) in scena alla Scala

CAMPI BISENZIO – Per seguire il suo debutto alla Scala, ieri sera 7 dicembre, nella Giovanna d’Arco di Giuseppe Verdi – come sostituto del malato Carlos Alvarez – a Campi Bisenzio (Firenze) il suo paese, è stato allestito un maxi schermo come si fa per le star. E lui, il baritono Devid Cecconi, è ormai una celebrità.

Cecconi ha cominciato a studiare da baritono a Prato con Luciano Bettarini, che seguiva anche Andrea Bocelli. Poi ha continuato fino al debutto nel 2006-2007 come Rigoletto al Teatro Verdi di Trieste e ha iniziato la sua carriera. Alla Scala è stato chiamato nei giorni scorsi quando è arrivata la bronchite di Alvarez. Nella generale ha cantato stando in proscenio mentre lo spagnolo si muoveva in scena, e lo stesso ha fatto all’anteprima giovani incassando applausi scroscianti.

Poi è stata la volta della Prima, ieri sera, dove si è esibito non solo davanti al presidente del Consiglio Matteo Renzi, suo conterraneo, e del pubblico in sala, ma anche di quello in tv e al cinema in Italia e all’estero. Una cassa di risonanza enorme. «Io spero che arrivi qualcosa, ma questo – aggiunge subito – mi ha già cambiato la vita, perché mi ha dato la soddisfazione che ogni artista sogna, di cantare alla prima della Scala» e di essere applaudito. Alla fine anche Renzi e la moglie si sono complimentati con lui e il premier si è anche sentito al telefono con il sindaco di Campi Bisenzio.

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