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Pensioni, assemblea a Firenze: Susanna Camusso attacca il Governo e la legge di stabilità 2016

pensionati

FIRENZE – Le stime su una ripresa “debole” citate dal ministro Padoan sono “la sconfitta di tutti quelli che hanno pensato che si potesse immaginare una ripresa senza porsi il tema della creazione di posti di lavoro, dell’occupazione, dell’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani”. Lo ha detto Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, parlando coi cronisti a margine dell’attivo interregionale dei delegati di Cgil Cisl e Uil sul tema delle pensioni, questa mattina 17 dicembre a Firenze.

CAMUSSO – “Questa idea che ci possa essere una ripresa – ha affermato – mentre la base produttiva è diminuita, la disoccupazione continua ad essere altissima, è un’idea che non funzionava ed adesso ne abbiamo la riprova. “I governi – ha aggiunto – hanno fatto cassa sulla condizione delle persone, determinando due cose che sono assolutamente contrastanti con l’idea di ripresa del Paese: quella che le persone sono costrette a lavorare per un tempo infinito o sono messe in difficoltà ed in discussione, come vediamo in tanti processi di ristrutturazione che poi si scaricano esattamente sulle persone più anziani, e nello stesso tempo ha determinato il fatto che i giovani restano fuori dal lavoro e non hanno nessuna prospettiva credibile poi di avere una pensione”

FORNERO – Secondo Camusso, le scelte adottate a partire dalla legge Fornero “portano ad una prospettiva di un Paese poverissimo e con meno lavoro. Quindi, visto che ogni giorno viene sbandierato il fatto che ci può essere la ripresa, una delle condizioni affinché vi sia quella ripresa, è esattamente cambiare quella legge e cambiarla a partire dal far entrare i giovani nel mondo del lavoro per dargli una prospettiva.

STABILITÀ – “Nel complesso non ci pare una legge di stabilità all’altezza di affrontare il tema della ripresa e di far ripartire questo Paese”. “Ci sono delle cose che colpiscono – ha spiegato – penso al fatto che non ci sono neanche provvedimenti piccoli, penso alla certezza della salvaguardia totale per gli esodati, al tema dell’opzione donna e poi invece si tolgono le tasse sui beni di lusso. Quindi da un lato c’è uno sguardo che continua ad essere lo sguardo verso chi sta meglio, verso chi ha sofferto poco la crisi, ed una disattenzione alla diseguaglianza. Qualche piccolo risultato, penso all’area ‘no tax’ dei pensionati su cui abbiamo molto insistito, c’è”. Per Camusso tuttavia “senza investimenti e senza occupazione questo è un Paese sempre più diviso e diseguale, che non ha prospettiva. Come diciamo con molta frequenza, l’occupazione è la nostra ossessione perché non è vero che c’è ripresa senza occupazione”.

SCIOPERO – E conclude: “Se nel prossimo mese il Governo non ci convoca” sul tema delle pensioni “le iniziative che faremo non saranno gli attivi, ma le mobilitazioni nelle piazze”.

FURLAN – Sulla stessa linea la segretaria della Cisl. Annamaria Furlan, parlando a Torino, afferma che per una riforma si deve avere una piattaforma chiara e noi ce l’abbiamo, si deve aver parlato con la gente e lo stiamo facendo. A sostegno useremo tutti gli strumenti necessari – ribadisce – ma mi auguro di non dover arrivare allo sciopero”.

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