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Firenze, americana morta: interrogato il fidanzato. Attesa per l’autopsia. Visionate le telecamere di videosorveglianza

 

cane1FIRENZE – Mazzi di fiori sulla porta, passanti che gettano uno sguardo pietoso, un quartiere sotto choc: così via Santa Monaca, a Firenze, dove ieri è stata trovata strangolata Ashley Olsen, 35 anni, americana della Florida. “Cara Ashley – si legge in un biglietto -, sei una bellezza naturale dentro e fuori, nostra amica, nostra vicina, amata da tutti quelli che la conoscono. Siamo tremendamente dispiaciuti”. Nei bar del quartiere di Santo Spirito oggi non si parla di altro.

INDAGINI – Ma ancora non ci sono indagati. E’ stata trovata nuda, sdraiata, nel piccolo monolocale con divano letto e soppalco in via Santa Monaca. Il fidanzato, un pittore fiorentino di  40 anni, amici e conoscenti sono stati ascoltati a lungo in questura. Gli investigatori della squadra mobile, infatti, stanno cercando di ricostruire le ultime ore della ragazza. Fondamentale sarà l’autopsia, che dovrebbe essere  condotta domani, lunedì 11 gennaio, soprattutto per determinare l’ora della morte e orientare l’indagine. Intanto è arrivata la prima indicazione sulla causa della morte: strangolamento, testimoniato da graffi ed ecchimosi sul collo. L’autopsia darà anche su questo fronte elementi in più. Non sono stati trovati apparenti  segni di effrazione, il monolocale è stato posto sotto sequestro, così come molti oggetti  personali, tra cui ci sarebbe anche un computer, che sono al vaglio. Ashley Olsen, originaria della Florida, dove aveva frequentato  la scuola d’arte, da febbraio 2012 si era trasferita a Firenze proprio per questa sua passione. E’ stato il fidanzato  a dare l’allarme. Preoccupato perché non riusciva a contattare la ragazza, con cui aveva avuto un litigio, ieri è andato nel suo appartamento, in via Santa Monaca, e si è fatto aprire dalla vicina.

VIDEOSORVEGLIANZA  – Un reticolo di telecamere nelle strade di Firenze dove è scappato l’assassino di Ashley Olsen, anche su queste
punta l’attenzione degli investigatori, perché ci potrebbero essere immagini decisive.  La telecamera più vicina (a volte spenta) è quella posta sopra l’incrocio stradale fra la trafficata via dei Serragli con via Sant’Agostino e la prosecuzione di questa, appunto via Santa Monaca dove al primo piano del numero civico 3, la seconda porta, Ashley è stata uccisa. Un’altra telecamera su area pubblica è posta tra via Sant’Agostino e l’incrocio con via Maffia: non si vede la casa affittata da Ashley ma prende di infilata l’incrocio con via dei Serragli e tiene ‘sotto zoom’ oltre 50 metri di strada. Se l’assassino fosse scappato da questa parte, si fa osservare, potrebbe essere stato inquadrato.

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