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Patente di guida: sarà vietata a chi soffre di gravi affezioni neurologiche o di apnee notturne

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ROMA – Per chi soffre di disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne niente più patente di guida. Lo prevede un decreto del ministero dell’infrastrutture e dei trasporti del 22 dicembre 2015, pubblicato in Gazzetta ufficiale, in recepimento di una direttiva comunitaria sulle patenti di guida. In particolare, il provvedimento prevede che “la patente non deve essere né rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbo del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell’attenzione”.

Stesse restrizioni anche per chi soffre di gravi affezioni neurologiche.  Il decreto del Ministero dei Trasporti – oltre ai possibili colpi di sonno da apnee notturne – aggiunge le malattie neurologiche alla serie di patologie che possono inibire il rilascio o anche il rinnovo della patente di guida. In questo senso il provvedimento modifica il decreto legislativo 59 del 2011, aggiungendo un paragrafo – l’H, che segue quello G dedicato alle ‘Turbe psichiche’ – denominato Malattie neurologiche. Il decreto dispone che: “la patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti colpiti da gravi affezioni neurologiche di grado tale da risultare incompatibili con la sicurezza della guida”. In ogni caso, si legge ancora nel provvedimento, la commissione medica locale, anche avvalendosi di visite specialistiche presso strutture pubbliche, “può autorizzare la guida in relazione allo stato evolutivo e alle capacità funzionali possedute, previa valutazione della compatibilità della sintomatologia sensitiva sensoriale, motoria e del trofismo muscolare”.

In questi casi gli interessati dovranno dimostrare “di essere in grado di azionare, in condizioni di sicurezza, i comandi del veicolo della categoria per la quale si richiede il rilascio o il rinnovo di validità della patente”. Tuttavia, viene poi ulteriormente precisato, “in questi casi la validità della patente di guida non può essere superiore a due anni”.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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