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Bankitalia: le tasse crescono ma il debito pubblico dell’Italia non diminuisce

Bankitalia
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ROMA – Il debito pubblico a novembre resta sostanzialmente invariato rispetto a ottobre, a 2.211,9 miliardi. Bankitalia, nel Supplemento «Finanza pubblica, fabbisogno e debito», spiega che «il fabbisogno complessivo del mese (7,8 miliardi), è stato pressoché compensato dalla diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro (7,3 miliardi; 74,4 miliardi a novembre del 2015; 66,2 nel corrispondente periodo del 2014). Domanda: il presidente del consiglio, Matteo Renzi, se ne rendo conto? Ossia: è consapevole che non serve spremere gli italiani, fino a ridurli in grave stato di difficoltà economiche, se non taglia spese inutili, addirittura facili elargizioni agli enti locali che, non raramente, impiegano questi soldi non per vere necessità pubbliche?

Sempre nei primi undici mesi del 2015 le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono aumentate del 4,2 per cento rispetto a quelle relative allo stesso periodo dell’anno precedente (a 353,3 miliardi).  Bankitalia spiega che «tenendo conto di alcune disomogeneità contabili riguardanti le ritenute sui redditi delle persone fisiche e le accise, le entrate avrebbero una dinamica significativamente più contenuta».

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