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Firenze, guerra ai minimarket in centro storico: via libera al nuovo regolamento

Centinaia di bottiglie di alcolici in vendita nei minimarket
Centinaia di bottiglie di alcolici in vendita nei minimarket

FIRENZE – Via libera dal Consiglio comunale al piano «anti-minimarket» nel centro storico voluto dal sindaco Dario Nardella. Il nuovo regolamento è passato con i voti del Pd, l’astensione di Sel e Fdi, il voto contrario di Forza Italia: il M5s ha abbandonato invece l’aula in segno di protesta contro «il troppo poco tempo concesso ai consiglieri di opposizione per studiare il documento».

Oltre al divieto (generale) di vendita per asporto di alcolici dopo le 21 e all’obbligo per i minimarket di essere grandi almeno 40 metri quadrati e dotarsi di servizi igienici accessibili anche ai disabili, la norma pone l’obbligo a questo tipo di locali di prendere misure per evitare assembramenti di clienti che possano disturbare la quiete pubblica.

Inoltre, in base al regolamento, non possono essere esercitate attività riconducibili a money change, phone center, internet point e money transfer. Le attività già esistenti dovranno adeguarsi entro tre anni dall’entrata in vigore del regolamento.

Sono esclusi dalla normativa gli esercizi storici, di commercio tradizionale e gli esercizi di somministrazione (i «vinaini» possono essere esclusi dall’obbligo di adeguarsi entro tre anni sotto due profili: nel caso in cui siano esercizi di somministrazione e nel caso rientrino tra gli esercizi storici o del commercio tradizionale). Nel centro è inoltre vietata la vendita di una serie di tipologie merceologiche, che vanno dalle materie prime tessili ai legnami e prodotti per l’edilizia, rottami e materiali di recupero.

Stop anche all’apertura di nuove attività commerciali, artigianali e industriali che preparano o vendono pizza, in forma esclusiva o prevalente, le discoteche, sale da ballo; le officine di riparazione auto, le attività di money change, phone center, internet point, money transfer esercitate in modo prevalente, i compro-oro, le sale giochi o centri scommesse e i centri massaggi. Nei negozi di alimentari (minimarket) è vietato pubblicizzare ed esporre nelle vetrine o bevande alcoliche.

 

Dario Nardella, minimarket

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