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Pisa: arrestata maestra d’asilo. L’accusa: sberle e parolacce ai bambini

home_asiloPISA – I carabinieri del nucleo investigativo di Pisa hanno arrestato un’educatrice scolastica, in servizio presso un nido d’infanzia comunale del capoluogo, responsabile di maltrattamenti in danno di nove bambini di eta’ compresa tra gli anni 1 e 3. La donna, Sonia Ori 58 anni, originaria di Sillano in Garfagnana, è la decana delle educatrici del nido. L’ordine di cattura è stato emesso dal gip del Tribunale di Pisa, Giuseppe Laghezza. La donna è ritenuta responsabile di maltrattamenti aggravati. Determinanti per circoscrivere gli episodi si sono rivelate le intercettazioni video-ambientali, disposte dall’autorita’ giudiziaria, i cui esiti restituivano le drammatiche sequenze delle vessazioni fisiche e morali inferte ai piccoli malcapitati, delle violenze inflitte attraverso schiaffi al volto ed alla testa, sculacciate, forzando, in talune circostanze, i bimbi a mangiare fino a provocarne il pianto, che hanno indotto il gip ad emettere la misura custodiale agli arresti domiciliari.

Le indagini, avviate nel novembre dello scorso anno, dirette dal procuratore della Repubblica reggente Alessandro Crini e dal sostituto Aldo Mantovani, prendevano spunto da alcune segnalazioni pervenute circa presunti abusi commessi in un nido d’infanzia del capoluogo, che venivano vagliate attentamente dagli inquirenti. Le telecamere e le microspie installate dagli investigatori, hanno verificato che l’educatrice, attraverso l’uso sistematico della violenza e delle vessazioni come ordinario trattamento del minore, procurava ai piccoli frequentatori del nido una condizione di soggezione psicologica e di sofferenza, costituenti fonte di disagio continuo. Per il gip, siamo di fronte a “una condotta abituale chiaramente indicativa dell’esistenza di un programma criminoso animato da una volontà unitaria di vessare i soggetti passivi e, in particolare, di sottoporre consapevolmente questi ultimi, piccoli in tenerissima età, a una duratura condizione di soggezione psicologica e di sofferenza”.

“La pericolosità dell’indagata e’ resa evidente, in particolare, dalla pervicacia con cui infierisce nei confronti delle persone offese mediante le suindicate condotte vessatorie, le quali sono chiaro indice di una personalità sprezzante delle piu’ elementari regole di comportamento”. Gli investigatori hanno inoltre appurato volgari e ingiuriose le frasi verso i piccoli, del tipo “rincoglionito, oggi ti faccio del male, sciocco stai zitto, ti metto fuori al freddo, sei duro come il muro, a te oggi niente frutto, levati di torno te. boia!, vai a piangere in bagno con te non ci parlo”. L’arrestata è stata associata presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

AGGIORNAMENTO DELLE 15,59

Il Comune di Pisa si costituirà parte  civile nel processo contro la maestra arrestata stamani per
maltrattamenti ai bambini di un asilo nido. Lo rende noto l’Amministrazione Comunale con un comunicato che ricostruisce l’intera vicenda dal punto di vista dell’ente. L’educatrice arrestata è stata  sospesa ed è in corso la procedura di sospensione per altre due  insegnanti della stessa sezione “in attesa di accertare le eventuali responsabilità”.

Questa mattina i carabinieri del nucleo investigativo hanno comunicato al Comune di aver eseguito un ordine di cattura emesso dal gip del  Tribunale di Pisa, Giuseppe Laghezza. Agli arresti domiciliari una insegnante dell’asilo nido del Cep del Comune di Pisa. Una insegnante
con un percorso di formazione tra i più lunghi e con una cospicua anzianità di servizio, sottolinea la nota del municipio. L’Amministrazione Comunale era venuta a conoscenza di indagini in
corso il 19 gennaio gennaio, quando le tre insegnanti della sezione non coinvolta nella vicenda hanno chiesto di colloquiare con la dirigente  del servizio che si è subito messa in contatto con gli organi  inquirenti che hanno chiesto di mantenere il più assoluto riserbo sulla vicenda al fine di non compromettere l’indagine in corso e, garantendo comunque che non c’erano pericoli imminenti per i bambini, di non intervenire in alcun modo con provvedimenti amministrativi che
avrebbero ovviamente compromesso l’indagine.

L’Amministrazione assicura di aver dunque collaborato “nella maniera più ampia” – precisa la nota – affinché “non ci fossero ostacoli all’indagine tutelando al contempo i bambini e chiedendo alle  insegnanti della sezione non coinvolta e alle ausiliare al corrente della situazione perché sentite dai carabinieri ai fini dell’indagine, di segnalare ogni possibile comportamento non idoneo”. Tra il 19 gennaio ed il 25 gennaio la dirigente del servizio istruzione, dopo aver informato il sindaco e l’assessore dell’accaduto, “ha costantemente dialogato e tenuto i contatti con gli
inquirenti al fine di garantire innanzitutto la tutela dei bambini”.

L’Amministrazione si è immediatamente attivata raccomandando alla direzione di “agire, pur nella riservatezza richiesta dagli organi inquirenti, nell’interesse primario della tutela dei bambini e delle bambine sia direttamente che indirettamente con tutte le azioni possibili allo scopo, quindi garantire la massima collaborazione all’autorità giudiziaria per favorire il più rapido e certo
svolgimento e conclusione delle indagini e conoscere la reale entità dei fatti e delle responsabilità e, infine pianificare da subito, sempre dentro i limiti di riservatezza tutte le opportune azioni
interne di carattere disciplinare, misure organizzative e formative da mettere in atto tempestivamente da mettere in atto non appena l’autorità giudiziaria lo avesse consentito”.

Stamani, ricevuta la notifica del provvedimento di misura cautelativa a firma del sostituto procuratore Aldo Mantovani e “dunque il via libera a procedere per quanto di nostra competenza, la persona oggi arrestata è stata sospesa ed è in corso la procedura di sospensione per le altre due insegnanti della stessa sezione in attesa di accertare le eventuali responsabilità”. Al contempo l’Amministrazione si sta occupando del rapporto con i genitori dei bambini che frequentano il nido informandoli singolarmente dei fatti. Si sta predisponendo una assemblea a loro dedicata che si svolgerà nel pomeriggio di oggi. A disposizione dei genitori, dei bambini e delle bambine e del personale , è stato attivato un servizio di consulenza psicologica che verrà attivato già nell’assemblea del pomeriggio. “Il nido continuerà a garantire il servizio attraverso altre insegnanti come piano predisposto nel periodo di riservatezza”, conclude la nota del municipio.

 

 

arresti domiciliari, asilo

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