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# La buona scuola: a rischio i concorsi per le cattedre di sostegno. Il sindacato preannuncia ricorsi

Scuola, protesta a Firenze contro la riforma
Scuola, protesta a Firenze contro la riforma

ROMA – Nel concorso a cattedre c’è in vista un pasticcio anche per i docenti di sostegno, con l’esclusione di 5mila abilitandi in procinto di acquisire il titolo. E’ quanto denuncia l’Anief, secondo la quale “tra coloro che si stanno specializzando per affiancare gli alunni disabili, che hanno iniziato il percorso formativo l’estate scorsa, solo gli iscritti all’Università di Firenze e di Siena riusciranno a concludere in modo utile per partecipare alla selezione: per tutti gli altri, si prevedono tempi più lunghi”.

Quindi, osserva l’associazione, “conseguiranno il titolo solo qualche giorno o settimana dopo la scadenza del bando. E giacché quel certificato è imprescindibile per svolgere le prove concorsuali, rimarranno fuori dal concorso. Bastava prevedere il loro accesso con riserva, ma dalle bozze in via di approvazione della Corte dei Conti non risulta che sia stato fatto”. Anief chiede poi pubblicamente al Miur “per quale motivo siano state previste appena 6.101 assunzioni da concorso, a fronte di almeno 35mila supplenze annuali su posti liberi. E per quale motivo si è deciso di immettere ancora in ruolo con le ‘vecchie’ regole, dal momento che presto verrà approvata la legge delega di riforma del sostegno”.

“Ci facciamo portavoce dello sconcerto di migliaia di specializzandi sul sostegno, a cui viene negato un loro diritto”, afferma il presidente di Anief Marcello Pacifico. “Questi docenti infatti hanno superato una dura selezione e si stanno formando con sacrifici, dopo aver pagato oltre 3mila euro per l’iscrizione. Ora, giustamente, si sentono traditi. Come si sentono traditi tutti gli abilitandi nelle discipline curricolari, sempre iscritti ai vari corsi universitari e in procinto di vedersi rilasciare il titolo finale. È nostra intenzione farli partecipare, attraverso il coinvolgimento del tribunale. I precedenti – conclude Pacifico – ci danno ragione”.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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