Firenze: celebrato nel paese di Renzi, Rignano sull’Arno, il funerale del risparmio dagli obbligazionisti di Banca Etruria
RIGNANO SULL’ARNO – Esequie in piena regola. Dove? Nel paese del premier. Così gli ex obbligazionisti di Banca Etruria hanno celebrato a Rignano sull’Arno, paese del premier Matteo Renzi, il funerale del risparmio. Alcune decine di persone riunite nel comitato ‘Vittime del Salvabanche’ stanno sfilando nel centro del paese: apre il corteo una bara di cartone con la scritta ‘Risparmio italiano’. Tanti i cartelli contro il provvedimento del governo, contro il Partito Democratico e gli slogan contro il premier Renzi. “Mi dispiace per gli abitanti di Rignano – ha urlato al megafono uno degli ex obbligazionisti – che hanno partorito un tipo come quello”.
Il corteo funebre è aperto da un ex obbligazionista vestito da cardinale e lo striscione in testa recita “Eterno riposo ai risparmi, eterno saluto al voto”. Tra i cartelli esposti molti gli annunci funebri che riguardano la fiducia nelle banche e nel governo e nel Pd. Altri in cui si chiede che i “responsabili paghino” e che il “governo Renzi vada a casa”, altri ancora ricordano la frase del premier “il sistema bancario è solido” in cui il presidente del Consiglio è rappresentato come un Pinocchio con il naso lungo.
I manifestanti nel loro percorso si sono soffermati nella piazza principale di Rignano davanti alla sede del Pd dove alcuni di loro sono intervenuti con il megafono spiegando le ragioni degli ex obbligazionisti. Tra essi anche il figlio della 92enne aretina che ieri ha presentato un esposto in procura dopo aver perso 75.000 euro investiti nelle obbligazioni di Banca Etruria. L’uomo porta al collo un cartello con scritto “Renzi, il babbo di Santa Maria Elena subito santo”, riferendosi al padre del ministro Boschi che è stato vicepresidente dell’istituto di credito. “Mia madre – spiega – è stata chiamata il 2 ottobre 2013 per farle comprare le obbligazioni e per fare l’operazione le hanno venduto anche delle azioni. La mia mamma non sapeva nulla e i suoi soldi sono finiti così”.
A Rignano sull’Arno, dove Renzi è cresciuto, vivono il padre e la madre del premier mentre il presidente del Consiglio abita nella vicina Pontassieve.