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Firenze: degrado, vandalismo e furti a ripetizione nella zona Cure – Libertà (Foto)

FIRENZE – Mentre il Comune sta operando per curare l’alberatura dei viali, con operazioni di potatura che riducano anche il rischio di caduta di rami, la zona Libertà, Viale Don Minzoni, Piazza delle Cure è preda da qualche tempo delle imprese di vandali, di sbandati, di altri soggetti che vivono al limite della legalità. Nel breve tragitto dalla ferrovia fino a Piazza della Libertà chi, come me, cammina lungo i marciapiedi del viale o di Via Masaccio, incontra stuoli di nomadi, venditori ambulanti abusivi che sembrano inoffensivi ma che comunque infastidiscono i passanti con le loro richieste.

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Ma c’è di peggio. Alcuni negozi sono stati visitati nottetempo dai ladri, e qualcuno, come la macelleria Tordi, ha avuto la spiacevole sorpresa di trovare, la mattina, la vetrina devastata a colpi di mazza o di martello, con i cristalli bucati o scheggiati, gravemente danneggiati. Spese per la sostituzione della vetrina, senza saper chi ringraziare. Poco più avanti, proseguendo sul marciapiedi dall’altro lato del viale, lo spettacolo indecoroso (e forse pericoloso per la salute pubblica) di quanto rimane dopo il riposo notturno di qualche senza fissa dimora, probabilmente un punk a bestia con il suo fedele compagno. Infatti nella vetrina della banca Barclays facevano bella mostra di sé un cumulo di cartoni, escrementi e una serie di ossa di bistecca di manzo spolpate, segno di un banchetto e di un bivacco notturno. Gli avanzi erano disseminati sul marciapiede e all’interno dello sporto della Banca. Immagino come saranno stati contenti gli impiegati, visto che appena il giorno prima avevano ripulito (o fatto ripulire) residui dello stesso genere lasciati – presumibilmente dallo stesso (i) soggetto (i) – davanti al loro luogo di lavoro.

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Non ci sono in verità molti rimedi, non si può pretendere che forze dell’ordine e operatori ecologici siano presenti 24 ore su 24 in ogni punto della città per riparare a maleducazione, inciviltà e a volte a veri e propri atti di delinquenza. Ma resta l’amara considerazione che tutto questo è il frutto di anni di buonismo, di troppo permissivismo, di malintesa integrazione sociale, che ci hanno portato alla situazione nella quale la società (i fatti recenti di Bruxelles insegnano) non è quasi più in grado di difendersi da deturpazioni, sfregi o attacchi anche gravi.

Riflettiamo anche sui fatti che ho illustrato e documentato, che sembrano quisquilie, ma in fondo non lo sono, prima che sia troppo tardi.

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