
Lavoro: l’Asl Toscana Centro bandirà un concorso per tecnici e ispettori

FIRENZE – Proseguirà anche dopo il 2017 il piano «lavoro sicuro». Nato dopo la morte dei sette operai cinesi nell’incendio nel dicembre 2013, ora diventerà strutturale. A Prato e in tutta l’area metropolitana non si abbasserà la frequenza di ispezioni nelle aziende considerate a rischio, a partire da quelle a conduzione cinese. Per questo oggi, 29 marzo, la giunta regionale ha approvato una delibera, che porta la firma del presidente Enrico Rossi e dell’assessore alla sanità Stefania Saccardi, che affida all’Asl centro l’incarico di bandire un concorso per assumere a tempo
indeterminato i tecnici necessari.
I settantaquattro operatori che hanno iniziato a lavorare nel 2014, quando il piano è stato varato, hanno un contratto di tre anni che scadrà nel 2017. «A febbraio 2016 sono già state verificate 4.935 imprese, il 64,1% di quelle programmate e 2.564 solo a Prato – riporta una nota della Regione -. Sono ancora tante le aziende che al primo controllo non risultano in regola
ma crescono anche quelle che sono a posto, naturalmente solo per i profili di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro: il 45,4%nei controlli di tutta l’area, sedici punti in meno a Prato».
«E sono più di quante erano all’inizio – ha detto il presidente, Enrico Rossi – il che è una buona notizia. Inoltre crescono quelle che si mettono in regola dopo le ispezioni, che pagano le multe, ottemperano alle prescrizioni e non scompaiono nel nulla». Otto su dieci la media, a Prato (83,8%) come in tutta l’area (84%), aggiornata a ottobre 2015. Con la stessa delibera la Regione ha messo a disposizione dell’Asl centro anche 150 mila euro, ripartiti in tre anni dal 2016 al 2018, per una campagna di comunicazione che aiuti la diffusione delle buone pratiche nelle aziende del distretto cinese (la quasi totalità delle 7.700 a rischio che si è deciso in tre anni di controllare tra Prato, Firenze, Empoli e Pistoia).