
Economia: il FMI rivede al ribasso le stime della crescita dell’Italia (peggiori anche della Grecia), mentre il debito cresce

WASHINGTON – La crescita italiana accelera rispetto al 2015 ma e’ piu’ debole delle attese. Il pil italiano si attesterà a +0,8% nel 2021, ai livelli del 2015, il tasso più basso fra le economie dell’Eurozona. Persino la Grecia è stimata nel 2021 crescere dell’1,5% mentre fra le grandi, solo il Giappone dovrebbe fare peggio con un Pil in aumento solo dello 0,7%. Il Fmi gela le previsioni del Governo e rivede al ribasso le stime sul pil del Belpaese all’1,0% nel 2016, ovvero 0,3 punti percentuali in meno rispetto a gennaio, e al +1,1% nel 2017 (-0,1 punti). Un rallentamento in linea con quello dell’area euro e delle maggiori economie. Nello scattare la fotografia dell’Italia, il Fmi prevede un debito ancora in crescita quest’anno al 133,0% dal 132,6% del 2015. Il deficit si attestera’ al 2,7%, per poi scendere all’1,6% nel 2017 e arrivare a zero nel 2021. Il deficit strutturale sara’ all’1,3% nel 2016, per poi scendere allo 0,8% nel 2017 e a zero nel 2021 (i dati del Fmi sono relativi solo a questi tre anni).
Ecco di seguito le stime del Fmi per l’Italia.
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2015 2016 2017 2021
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PIL +0,8% +1,0% +1,1% +0,8%
DISOCCUPAZIONE 11,9% 11,4% 10,9%
DEBITO/PIL 132,6% 133,0% 131,7% 121,6%
DEFICIT/PIL -2,6% -2,7% -1,6% 0,0
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Ma queste previsioni negative non turbano il premier Renzi, che ostenta la solita sicumera. «La verità è che i conti si fanno alla fine, le previsioni tutto sommato si equivalgono, noi le abbiamo abbassate per prudenza perchè vogliamo essere i più credibili di tutti. Lo scorso anno la previsione era 0,7 e abbiamo fatto 0,8. Non siamo preoccupati, c’è un rallentamento dell’economia globale, ma non è una notizia. Faremo di tutto per continuare il trend di crescita».
