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Firenze, sicurezza: il nuovo Questore Alberto Intini, nessuna città è blindabile

intini

FIRENZE – «Il contrasto al terrorismo non si fa blindando, ma con adeguati servizi di prevenzione». Lo ha detto il nuovo questore di Firenze, Alberto Intini, rispondendo alle domande dei giornalisti, stamani, in occasione del suo insediamento. A Firenze, ha proseguito, «la minaccia del terrorismo è presente, ma è generica anche se non va sottovalutata. Nessuna città – ha precisato Intini – è blindabile».

«Arrivo a Firenze – ha detto Intini, parlando del suo nuovo incarico – desideroso di apprendere e conoscere persone e fatti». Intini, 59 anni, arriva dalla presidenza dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Rispondendo ad una domanda sui rapporti con i tifosi della Fiorentina, si è augurato l’apertura di un dialogo con la tifoseria, in particolare quella ultras. «Tuttavia – ha osservato – se si verificano episodi che prevedono il daspo non si può fare a meno di applicare la legge».

Quanto al tema della movida, il nuovo questore ha precisato che «si tratta di un problema comune alle realtà urbane dove c’è grande movimento di persone, da attenzionare in particolare in una città come Firenze». Il capoluogo toscano, ha affermato ancora,  «è una città di primo piano. Approfondirò il tema della sicurezza con le altre autorità impegnate nel garantire l’ordine pubblico. L’impegno, la professionalità e la qualità del lavoro dei miei predecessori – ha concluso – mi permetteranno di partire col piede giusto».

Daspo, Firenze, insediamento, movida, questore

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