Skip to main content
BOCCACESCA
Roberta Manetti 2 93857239

Shakespeare: 400 anni dalla morte di un genio

William Shakespeare
William Shakespeare (?) nel ritratto Chandos

FIRENZE – Non si sa se William Shakespeare sia nato davvero il 23 aprile 1564 (la data del battesimo a Stratford-upon-Avon è il 26 aprile); pare comunque che per san Giorgio, il 23 aprile, sia morto.

Le date di nascita e di morte non sono l’unico mistero della vita del bardo dell’Avon; non si sa con certezza cosa lo abbia portato alla tomba a 52 anni e c’è pochissima documentazione anche sui primi anni d’attività. Non si conservano lettere firmate da lui e c’è un indubbio divario tra il coltissimo autore di «Amleto» o di «Giulio Cesare» e l’attore di Stratford che, secondo il drammaturgo contemporaneo Ben Jonson, sapeva «poco di latino e ancor meno di greco».

Quel che è sicuro, è che nel 1592 era ormai un drammaturgo di successo e che non si conservano opere datate posteriormente al 1613. Si sa, dai 37 drammi che ha lasciato, che era un genio del teatro e non solo. Era anche un poeta lirico più che apprezzabile, ma è soprattutto nei drammi teatrali che traspaiono una profondità, una complessità ed un’universalità che a qualcuno hanno fatto sembrare impossibile che a generarle fosse stata una sola mente. Qualcuno ha addirittura ipotizzato che non sia mai esistito e che le opere che ancora parlano al cuore di tanti lettori e spettatori siano frutto di un lavoro d’équipe. La lunga diatriba sull’attribuzione delle opere di Shakespeare negli ultimi decenni si è infiammata, manifestandosi attraverso saggi, racconti, film. C’è chi ha pensato che sotto il nome di William Shakespeare si nascondessero Francis Bacon, Edward de Vere, Mary Sydney … Lo studioso Saul Gerevini, con alcuni colleghi, ne propugna addirittura un’origine italiana, identificandolo con John Florio (1553-1625), intellettuale inglese figlio dell’italiano Michelangelo Florio (a sua volta da qualcuno candidato a impersonare il Bardo), raffinato linguista, traduttore e precettore della famiglia reale inglese. I due Florio trascorsero una decina d’anni in Svizzera e secondo questa teoria al paesaggio alpino Shakespeare-Florio avrebbe dedicato un sonetto.

Non mancheranno, in questa settimana celebrativa, trasmissioni delle principali emittenti europee che si occuperanno del mistero dell’identità. Si può tuttavia dare per assodato che, quattrocento anni dopo la sua dipartita dalla terra, l’enigmatico Shakespeare, inventore del teatro moderno e ispiratore anche di tanti capolavori musicali, sveglia ancora emozioni profonde e dà non pochi spunti di riflessione.

Il 23 aprile a Verona, per la prima volta, il chiostro della Tomba di Giulietta diventa una cornice teatrale per la celebre tragedia shakesperiana. Lo stesso giorno al teatro Nuovo di Salerno la compagnia Le Ombre mette in scena «Sogno di una notte di mezza estate». Anche qualche emittente televisiva nazionale come il canale tematico di Mediaset, Iris, dedicherà a Shakespeare una rassegna di film. Film da e su Shakespeare anche sul canale 22 del digitale terrestre.

Londra lo celebrerà battezzando il 23 aprile ciascuna stazione della metropolitana col nome di un personaggio dei suoi drammi. La società dei trasporti che ha lanciato l’iniziativa in collaborazione con il Globe, il teatro fondato da Shakespeare, ha ovviamente pubblicato una mappa per orientarsi nell’intricato mondo shakesperiano.

Metro Londra ShakespeareI luoghi non sono scelti a caso (ogni linea segue un filone dell’opera del Bardo): se si vuol andare a Westminster, cuore della politica del Regno Unito, si scenderà a«Re Lear», ad esempio. La cartina mette in evidenza anche i tre teatri dove Shakespeare veniva rappresentato: il suddetto Globe, il Blackfriars e il Theatre and the Curtain a Shoreditch, scoperto di recente. Al Royal Shakespeare Theatre diStratford-upon-Avon (sede della famosa Royal Shakespeare Company, che solennizzerà il centenario con una tournée in Cina, dove Shakespeare è uno degli autori più amati) le celebrazioni partiranno alle 10 del mattino e riuniranno artisti di tutto il mondo e varie personalità, a partire dal premier Cameron.

Come è capitato a Dante, cui si è costruita una casa finta nel posto dove fu quella vera, anche a Shakespeare si è ricostruita la dimora abitata negli ultimi 19 anni di vita, dopo il ritorno nella città natale da Londra (la casa fu demolita nel 1759, lasciando al suo posto soltanto un giardino). Nella fatidica data del 23 aprile, viene inaugurato il sito ricostruito, con annessa mostra commemorativa. Il 23 ci sarà anche una Shakespeare Parade con cortei in costume storico e la partecipazione di musicisti di jazz provenienti da New Orleans. Più universale di così…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
FirenzepostAMP