Monte Paschi: dopo la Merkel altri altolà dalla Germania al salvataggio pubblico
BERLINO – Dopo Angela Merkel alcuni pezzi da 90 della finanza tedesca scendono in campo per criticare il salvataggio di Monte Paschi da parte dello Stato italiano.
Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, in un’intervista a Bild riportata dall’agenzia Bloomberg afferma che il salvataggio di Mps deve essere attentamente pesato. «Per le misure decise dal governo italiano le banche devono essere finanziariamente sane a livello core. I fondi non possono essere usati per coprire le perdite che sono già previste. Il rischio è che ci siano forti turbolenze economiche. Tutto questo deve essere attentamente esaminato». Weidmann spiega che le norme europee prevedono il salvataggio di stato come ultima risorsa per aiutare le banche in difficoltà. Queste regole servono per tutelare i contribuenti e dare responsabilità agli investitori. I fondi statali sono l’ultima risorsa.
Sulla stessa linea, anzi più rigido, il parere di Isabel Schnabel, docente di economia dei mercati finanziari all’Università di Bonn, componente del Sachverstaendigenrat, il Consiglio di Esperti Economici della Germania, i cosiddetti Cinque saggi. «Visti i problemi profondi di MPS, – prosegue – ci si può chiedere se una ricapitalizzazione precauzionale sia realmente appropriata. Le autorità di vigilanza dovrebbero verificare attentamente se MPS non debba essere liquidata gradualmente. In caso contrario, il denaro dei contribuenti potrebbe essere sprecato. Inoltre, qualsiasi iniezione di denaro pubblico dovrebbe prevedere che il governo prenda il controllo e avvii una profonda ristrutturazione della banca».
A giudizio della docente in linea generale le banche insolventi devono essere chiuse, le banche vitali devono essere ricapitalizzate e le sofferenze dovrebbero essere rimosse dai bilanci delle banche.