Terremoto: a Roma scossa di magnitudo 5.3. Epicentro fra Lazio e Abruzzo
ROMA – Una scossa di terremoto si magnitudo 5.3, ossia piuttosto forte, ha allarmato Roma alle ore 10.25 di stamani, 18 gennaio. Secondo le prime informazioni, l’epicentro sarebbe stato rilevato tra Lazio e Abruzzo. Nelle case, negli uffici e nei palazzi ci sono stati momenti di grande paura. La scossa è stata avvertita anche a Firenze e in Toscana.
Si trova nella zona di Montereale l’epicentro del terremoto di magnitudo 5.3 avvenuto oggi fra L’Aquila e Rieti, secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
AGGIORNAMENTO DELLE 11,50
Alcune scuole di Roma a seguito della seconda scossa di terremoto sono state evacuate e gli alunni sono stati mandati a casa. La misura ad esempio ha riguardato il Liceo Righi, già penalizzato per il disagio di un guasto idrico a seguito delle temperature rigide, e l’istituto Falcone-Borsellino. In altre scuole i professori hanno fatto uscire i ragazzi nei cortili o li hanno fatti riparare sotto i banchi e ora si sta valutando se interrompere le lezioni.
A causa della scossa di terremoto delle ore 10.25 e di quelle successive, sono in corso verifiche tecniche sulle strutture dell’autostrada A24, temporaneamente chiusa a tutto il traffico veicolare tra Valle del Salto e Teramo est. Lo rende noto viabilità Italia.
Sono state nettamente percepite in Cassazione le scosse sismiche di stamani, soprattutto il secondo sciame. Le udienze si sono comunque svolte regolarmente, anche se con gli occhi puntati verso i lampadari che oscillavano dagli
alti soffitti e le sedie che si muovevano. Davanti alla sesta sezione penale, il professor Franco Coppi
ha ”regolarmente” svolto la sua arringa e all’uscita dall’aula ha detto che «per buttare giù questo palazzo servirebbe
veramente una grande scossa, e quel giorno speriamo di non esserci!». Al piano più alto, il quarto, i grandi lampadari
hanno oscillato in continuazione ma i dibattimenti non sono stati sospesi.
Già da due settimane la corte di Cassazione viene costantemente monitorata dal punto di vista statico per via di
alcune infiltrazioni di acqua che preoccupano più delle scosse e che sono state controllate anche con dei sensori, dopo il crollo di un grande rosone dal soffitto di uno dei corridoi. L’attenzione è massima anche per garantire la sicurezza per lo svolgimento della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, fissata per il 26 gennaio.
