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Rogo Sesto Fiorentino: corteo di migranti e movimenti di lotta per la casa nel centro di Firenze

FIRENZE – Un corteo, aperto da una cinquantina di immigrati, sta percorrendo le vie del centro di Firenze per chiedere nuove politiche per la casa, dopo il rogo in un capannone, ex mobilificio Aiazzone, a Sesto Fiorentino l”11 gennaio scorso, in cui morì un rifugiato somalo di 44 anni. Alla manifestazione, organizzata tra gli altri dal Movimento di lotta per la casa, prendono parte circa 200 persone tra cui molti migranti.

Il corteo si apre con uno striscione su cui è scritto «no all’accoglienza business diritti e dignità per tutti». I manifestanti chiedono diritti e dignità per tutti a partire dal gruppo di rifugiati politici che abitavano all’ex-Aiazzone e da due settimane hanno occupato lo stabile di via Spaventa. Dopo una breve permanenza in un palazzetto dello sport, alla comunità di somali, etiopi ed eritrei che si trovavano nell’ex mobilificio è stato proposto di essere ospitati in piccoli gruppi, ma da parte loro è venuto un rifiuto con la richiesta di rimanere tutti insieme, circa una ottantina di persone. «Nessuno è venuto a trattare con la comunità di migranti – ha spiegato uno degli organizzatori – e le uniche proposte che sono state avanzate sono offensive e inaccettabili». Slogan anche contro il prefetto di Firenze (prefetto vergogna) che ha recentemente affermato di voler intervenire contro le occupazioni abusive.

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