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Atene: il Parlamento approva nuove misure d’austerità, proteste e scontri nelle piazze

ATENE – La crisi greca non è ancora finita, anche se per certi aspetti il paese ha fatto progressi maggiori dell’Italia degli ultimi anni. Il parlamento greco, per rispondere alle richieste dei creditori, è stato costretto a approvare una nuova serie di misure di austerità concordate tra il governo di Alexis Tsipras e i creditori internazionali che metteranno ancora più alle strette la popolazione nei prossimi tre anni. Sono state adottate in particolare misure di alleggerimento del debito necessarie per sbloccare una tranche di prestiti che servono ad Atene per rimborsare in luglio 7 miliardi di euro di debito ai suoi creditori, Ue, Bce e Fmi. Mentre la votazione era in corso all’esterno dell’edificio decine di giovani con il volto coperto hanno cercato di avvicinarsi al palazzo con bottiglie molotov ma sono stati respinti dalle forze di polizia che sono ricorse al lancio di gas lacrimogeni. Una persona è stata arrestata.

Oltre 12.000 persone hanno manifestato ad Atene ed altre decine di migliaia nelle altre principali città, da Salonicco a Patrasso, ma le proteste sono degenerate in scontri con la polizia che hanno riportato la capitale greca ai tempi delle rivolte avvenute tra il 2010 e il 2012.

austerità, creditori, grecia, rivolta


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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