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Sicurezza, eventi: il Capo della Polizia fissa principi ben precisi. Non ci sarà un’altra Piazza San Carlo

Torino 1

Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, sembra aver recepito i commenti di Firenzepost in merito all’episodio di Torino. Mai più potranno svolgersi concerti, manifestazioni di piazza, eventi che richiamano migliaia di persone senza che vi sia lo scrupoloso riscontro delle garanzie di safety, vale a dire tutte quelle misure necessarie alla salvaguardia dell’incolumità dei cittadini, e di security, cioè tutti i servizi di ordine e sicurezza pubblica. E dunque, stop alla vendita di bottiglie di vetro e lattine, aree ben divise e delimitate, piani di evacuazione e steward, contapersone per l’accesso in piazza. Gabrielli mette nero su bianco in una circolare inviata a prefetti e questori le nuove regole per la gestione degli appuntamenti di piazza, in vista dei circa 1.700 eventi previsti per l’estate. Sconfessando in tal modo l’operato delle autorità di sicurezza torinesi. Prima dell’evento di Piazza san Carlo infatti non era stato neppure convocato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Gabrielli lo aveva annunciato ieri a Lampedusa in occasione del vertice delle polizie del Mediterraneo: stiamo lavorando ad una circolare per mettere in fila una serie di elementi ed evitare che si ripetano situazioni come quelle di piazza San Carlo a Torino. Forse non era necessario perché certi principi era evidente che dovevano essere seguiti, ma il Capo ha pensato che, visti i risultati, era meglio mettere le cose in chiaro, trovando evidentemente d’accordo il ministro Marco Minniti.

E così ha fatto, indicando, in 3 pagine, le misure di safety e di security senza le quali gli eventi resteranno solo sulla carta. Ma, soprattutto, chiarendo quali sono i compiti che spettano alle forze di polizia e quelli che competono ad altre amministrazioni e agli organizzatori. Misure che saranno in vigore da subito e uno dei primi banchi di prova sarà il concerto di Ariana Grande proprio a Torino il 17 giugno. In quell”occasione il Pala Alpitur sarà blindato e sono già previste una serie di limitazioni per gli spettatori.

Il capo della polizia indica una decina di imprescindibili condizioni di safety che vanno scrupolosamente rispettate: si parte dalla valutazione del massimo affollamento sostenibile, per sapere esattamente quante persone potranno accedere all”evento ed evitare sovraffollamenti che possano compromettere le condizioni di sicurezza e si arriva alla possibilità di vietare la vendita di bottiglie di vetro e lattine. Sarà poi compito degli organizzatori regolare e monitorare gli accessi fino a quando l”area sarà piena: a quel punto, assieme alle forze di polizia, l’accesso verrà interdetto a chiunque. Per regolare gli ingressi la circolare invita ad utilizzare, laddove possibile, dei sistemi di rilevazione numerica progressiva ai varchi, vale a dire dei contapersone.

Vanno inoltre previsti piani di emergenza ed evacuazione, percorsi separati d’accesso e di deflusso, la suddivisione di settori di piazze e stadi, predisponendo corridoi che consentano l’intervento in caso di emergenza o di soccorso, punti di prima assistenza sanitaria, la presenza di altoparlanti o maxischermi dai quali diffondere messaggi da parte delle autorità o degli stessi organizzatori. A questi ultimi si chiede inoltre di prevedere la presenza di operatori adeguatamente formati: l’equivalente degli steward già presenti negli stadi, ai quali spetterà il compito di accoglienza, regolamentazione dei flussi, instradamento, osservazione ed assistenza del pubblico.

Aspetti ben diversi, dunque, da quelli propri delle forze di polizia, che dovranno invece concentrarsi su una serie di misure per garantire la sicurezza pubblica: sopralluoghi e verifiche precedenti allo svolgimento dell’evento, bonifiche delle aree in questione, raccolta delle informazioni per la valutazione della minaccia, massima attenzione anche nella fase di deflusso, protezione delle aree con controlli e zone di prefiltraggio.

Il luogo dove safety e security dovranno necessariamente integrarsi, sono i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, che avranno un ruolo fondamentale nella predisposizione delle misure. ma non era proprio necessaria una circolare in proposito, bastava solo un po’ di buon senso e di esperienza.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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