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Incendi Toscana:224 roghi nel mese di luglio, il bilancio della regione

FIRENZE – Sono stati ben 224 gli incendi boschivi che si sono sviluppati in Toscana nel solo mese di luglio. Un numero assolutamente fuori norma, riporta un comunicato stampa, che ha richiesto uno spiegamento di forze eccezionale sia in termini di squadre di operai forestali e del volontariato Aib impegnate nelle operazioni di spegnimento e di bonifica. Ma anche un record in termini di ore di volo degli elicotteri regionali (circa 607), che di lavoro della Sala operativa regionale (SOUP) e degli otto Centri operativi provinciali (COP AIB).

«E’ una stagione difficile – commenta il presidente Enrico Rossi – C’è stata una risposta pronta e efficace del sistema antincendi della Protezione civile ma la gravità degli eventi ci dice che sempre più dobbiamo puntare sulla prevenzione. E’ qui che vogliamo migliorarci: accrescendo i viali parafuoco, pulendo il sottobosco, facendo anche tornare le coltivazioni delle foreste all’interno di una filiera economica. L’esperienza ci insegna, anche quella recente, che gli incendi si sono propagati più velocemente dove mancavano le strade parafuoco. Suddivideremo i boschi in aree a maggior controllo con una titolarità che ci consenta intervenire nella manutenzione del sottobosco e nella realizzazione di nuovi viali. Adesso dobbiamo anche decidere come intervenire sugli ettari bruciati, per la regimazione delle acque e non solo per la ripiantumazione. Tutto lavoro che aspetta la giunta subito al rientro dalla pausa estiva, con una legge da scrivere entro l’anno.» Ottimi i propositi del presidente che sembra vedere (solo lui) un bicchiere mezzo pieno, mentre a noi sembra quasi vuoto.

Un numero di incendi che è il doppio della media registrata a luglio negli ultimi 5 anni. Un mese altrettanto impegnativo per l’antincendi boschivi bisogna fu il luglio 2012 quando le fiamme causarono 167 incendi. Anche 5 anni fa ci furono temperature molto superiori alle medie del periodo, come adesso, e lo stato della vegetazione segnato da un lunghissimo periodo di siccità.

Il confronto con gli anni passati aiuta a capire la straordinarietà del momento. La superficie boschiva percorsa dal fuoco è ben 4 volte superiore alla media dello stesso periodo: 955 ettari di bosco contro la media di 200. Rilevante è anche il dato della superficie di vegetazione non boschiva percorsa dal fuoco a luglio: circa 1500 ettari contro una media di 105. Si tratta di dati provvisori, non essendo ancora state completate tutte le perimetrazioni, ma comunque attendibili. L’efficacia degli interventi dell”Organizzazione AIB coordinati dai circa 200 tecnici Direttori delle Operazioni di spegnimento ha permesso in moltissimi casi di contenere fortemente i danni: quasi 153 dei 224 incendi boschivi (oltre due terzi del totale) fanno registrare una superficie boscata irrilevante o comunque inferiore all”ettaro. Ci sono stati, però, singoli eventi nei quali sono andate in fumo superfici di entità rilevante.

Su alcuni incendi sono intervenuti anche mezzi aerei nazionali della Protezione Civile (anche se talvolta in numero minore rispetto alle reali necessità, dato che gran parte del territorio nazionale è coinvolto in una intensa attività di spegnimento) e in alcuni casi è stata necessaria l’evacuazione di alcuni residenti, anche se solo a scopo precauzionale. L’Organizzazione regionale AIB è stata chiamata ad intervenire anche su ben 224 incendi sviluppatisi in aree non boscate, nei quali ha operato a supporto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che ha competenza diretta su queste aree.

Dal 10 al 31 luglio, sono state gestite anche 177 false segnalazioni: un dato, anche in questo caso, superiore alla media degli ultimi 5 anni.

 

 

 

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