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Firenze: morto Riccardo Conti, ex assessore regionale. Era il «babbo» della tramvia

Riccardo Conti, ex assessore della Regione e personaggio di primo piano della sinistra in Toscana

FIRENZE – Regione Toscana e molti compagni in lutto: è morto, in seguito ad una malattia, l’ex assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti. Aveva 66 anni. Ha rappresentato un figura di primo piano nella sinistra, in Toscana, nelle file del partito comunista prima, del Pds, dei Ds e del Pd poi. A 15 anni diventò presidente della sezione giovanile comunista della Casa del Popolo delle Due Strade. Dopo la maturità classica si dedicò a tempo pieno all’attività politica, diventando funzionario del partito. Nel 1972 diviene direttore dell”Istituto Gramsci toscano. Due anni dopo è segretario di zona del Pci nel Valdarno e successivamente responsabile del dipartimento economico della federazione fiorentina, incarico che mantiene fino al 1989. Con le elezioni del 1990 è eletto assessore all’economia della Provincia di Firenze e, nel 1995, assume anche l’incarico di vicepresidente.

PREFERENZE – Alle elezioni regionali del 16 aprile 2000 viene eletto con un valanga di voti: esattamente 9.656 preferenze. E venne chiamato a far parte della giunta di Claudio Martini come assessore all’urbanistica, infrastrutture, viabilità e trasporti, casa. Incarico ricoperto fino al 2010. Ma proprio in quei 10 anni dette un impulso decisivo allo sviluppo della rete dei trasporti a Firenze e in Toscana: fu fra i più decisi sostenitori della tramvia, soprattutto del primo collegamento fra Scandicci e Firenze. Nel 2010 poteva essere candidato a presidente della Regione in alternativa a Enrico Rossi. Bersani gli chiese di fare un passo indietro. E lui, da iscritto di antica osservanza, lo fece.

ESEQUIE – I funerali, in forma laica, si terranno venerdì prossimo 8 settembre, alle 15, nell’auditorium del Consiglio regionale. Domani, giovedì, dalle 14, sarà aperta la camera ardente, in sala Gonfalone, del Consiglio regionale della Toscana.


Sono cresciuto insieme a Riccardo Conti, alle Due Strade. Frequentavamo la stessa scuola, la stessa parrocchia (San Leone Magno, in via Senese), la stessa Casa del Popolo. Da grandi ci siamo ritrovati in posizioni diverse: io cronista, lui politico. Era un tipo dritto, con grande senso delle istituzioni. Non si lamentava se, facendo il mio mestiere, lo criticavo, soprattutto per la scelta del tunnel dell’Alta velocità sotto Firenze. Riconosco che vedeva più oltre rispetto a molti suoi compagni di partito. Con tutto il rispetto per Enrico Rossi, dico che Riccardo Conti avrebbe potuto essere un buon presidente della Regione. In queste ore saranno in molti a dire questo, con il senno di poi. Lui non vorrebbe sentire questi discorsi. Sorriderebbe con il suo faccione, sempre pronto alla battuta e allo slancio solidale. Ciao Riccardo.

Sandro Bennucci  

 

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