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Salute: bevande zuccherate bandite dalle scuole entro la fine del 2018

BRUXELLES – Una buona notizia, che deriva non da un’iniziativa positiva della fallimentare Unione Europea, ma da una decisione autonoma delle aziende produttrici, che stranamente si preoccupano della salute dei consumatori più giovani, quelli che frequentano le scuole. L’industria europea dei soft drinks non venderà più bevande zuccherate nelle scuole secondarie dell’Ue, distributori automatici inclusi. Lo ha annunciato l’Unesda, l’associazione europea di categoria che rappresenta i più noti produttori di bevande analcoliche.

L’iniziativa, su base volontaria, sarà applicata gradualmente con l’obiettivo di raggiungere entro la fine del 2018 tutti i paesi Ue, coinvolgendo oltre 50mila scuole secondarie e più di 40 milioni di studenti. Dal 2019, le aziende aderenti a Unesda venderanno negli istituti scolastici solo bibite a ridotto contenuto calorico o senza calorie, oltre alle bottigliette di acqua. Obiettivo relativamente facile da raggiungere per le multinazionali che aderiscono all’associazione, meno per gli associati che fanno riferimento solo ai mercati nazionali. L’iniziativa è «l’ultima tappa importante intrapresa dall’industria dei soft drink nello sforzo di contribuire a ridurre l’obesità», si legge in una nota Unesda.

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