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Scuola: ripartono i concorsi, due entro il 2018, lotta agli abusi della legge 104

FEDELI
Valeria Fedeli, ministra dell’istruzione

ROMA – «Facciamo un concorso nel 2017. E anticipiamo il concorso del 2018: invece di farlo alla fine, lo facciamo all’inizio del 2018 perché vogliamo superare il precariato». Lo dice il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, dal palco della conferenza programmatica del Partito
democratico, a Pietrarsa, riferendosi ai già annunciati concorsi per docenti. Altri concorsi sono in programma per dirigenti scolastici e Dsga. E alcuni giorni fa il ministro ha
detto di non essersi dimenticata della scuola d’infanzia e primaria, ne’ del personale Ata. Il sito specializzato della Tecnica della Scuola ha fatto il punto delle prossime selezioni.

Il riferimento della responsabile di Viale Trastevere è alle nuove selezioni per insegnanti, introdotte dalla Legge 107/15 (la cosiddetta Buona Scuola) e regolate, la scorsa primavera, con il decreto 59/2017, attraverso cui è stato ufficialmente introdotto il percorso formativo triennale Fit, la Formazione iniziale con il tirocinio.

CONCORSI INSEGNANTI – Il primo concorso dovrebbe essere riservato agli attuali abilitati all’insegnamento (anche se non è prevista una selezione, ma solo la formazione di una graduatoria ad hoc a seguito di un colloquio, e la formazione sarà ridotta di due terzi); la seconda selezione riguarderà, probabilmente, quella aperta a tutti i laureati in possesso dei 24 crediti formativi previsti dal decreto ministeriale 616/2017.
Poi, è prevista una terza selezione: riguarderà coloro che sono inseriti nella terza fascia d’istituto: per loro il percorso Fit dovrebbe essere ridotto di un terzo.

CONCORSI PER I PRESIDI E I DSGA – Parallelamente, il Miur porterà avanti i già annunciati concorsi per dirigenti scolastici (per i quali è stato già pubblicato il regolamento e quindi il bando si prevede imminente) e per i direttori amministrativi (Dsga), la cui ultima selezione è addirittura del 2000.

ALTRO PERSONALE – Per quanto riguarda le altre selezioni del personale della scuola, la ministra dell”Istruzione solo qualche giorno fa aveva detto di non essersi dimenticata della scuola d’infanzia e primaria, né del personale Ata: tutti profili professionali che nella Buona Scuola non sono stati contemplati. Quest’annotazione non sarà molto piaciuta a Renzi, sostenitore ad oltranza della buona scuola.

PERMESSI LEGGE 104/92, MIUR COMBATTE GLI ABUSI – Sempre a Pietrarsa, la Fedeli ha parlato di permessi legati a motivi di salute. «Chi ha diritto effettivamente alla legge 104 è giusto che ce l’abbia. Ma noi siamo, in questo anno scolastico, per combattere tutti gli abusi di chi abusa della legge 104, perché altrimenti chi ne ha diritto viene penalizzato», ha concluso la ministra dell’Istruzione, riferendosi all’alto numero di certificati 104/92 concentrati in alcune province italiane.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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