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Biotestamento: in attesa dell’approvazione della legge 183 comuni hanno già i registri

ROMA – In mancanza di una legge sul Biotestamento, sono 187 i comuni italiani che hanno già attivato un proprio Registro del testamento biologico. Mentre il disegno di legge in materia è appena approdato in Aula al Senato, in molte città italiane le amministrazioni hanno dunque deciso di procedere autonomamente gia’ da alcuni anni: il numero dei testamenti biologici complessivamente dichiarati nei Registri non è ad oggi noto, ma sono oltre 8.000 solo quelli depositati presso l’Associazione Luca Coscioni. A fotografare la situazione è la stessa associazione, sottolineando come i registri al momento operativi siano in grado di raggiungere un bacino di circa 12 milioni di cittadini.
Nel Testamento biologico, il cittadino può dunque dare le proprie indicazioni in merito ai trattamenti terapeutici
eventuali per il momento in cui non fosse più in grado di pronunciarsi, inclusa l’eventualità della rinuncia
dell”alimentazione e idratazione artificiale.
Il podio delle regioni con più registri attivi è occupato da Emilia-Romagna (40), Toscana (30) e Lombardia (17). Il Registro è stato attivato anche in una intera Provincia (Cagliari) e una intera Regione (il Friuli Venezia Giulia). In altri 47 Comuni sono state presentate proposte di mozioni o delibere in consiglio. Ad ogni modo, anche laddove non vi siano registri comunali, sottolinea l’associazione, le persone possono comunque rivolgersi a un notaio per comunicare le proprie Dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat) o Biotestamento. Vi sono poi anche soluzioni alternative al Registro comunale: è il caso, ad esempio, della chiesa valdese di Milano, che ha aperto uno sportello pubblico per depositare il Biotestamento.
«Il testamento biologico al momento ha validità giuridica in quanto consente ai fiduciari, scelti dalla persona interessata, di far valere le disposizioni anticipate di trattamento davanti al giudice, nel caso queste non venissero rispettate – dichiara l’avvocato Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Coscioni -. Tale documento, in mancanza di una legge, rappresenta una prova la cui validità dipende dalla discrezionalità del giudice».

Fra i punti su cui si è maggiormente battuta l”associazione, promotrice e attiva sostenitrice della legge sul  Biotestamento, figura il fatto che queste disposizioni possano rappresentare informazioni incontestabili da inserire
direttamente in cartella sanitaria. Se la legge verrà approvata, conclude Gallo, avrebbero chiaramente validità
retroattiva tutti i Testamenti sinora depositati.

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