Betori, omelia Natale 2017: «Centri commerciali aperti di festa tolgono spazi umanità»
FIRENZE – «Ciò che è in gioco nell’apertura dei centri commerciali nei giorni di domenica e di festa – e che ultimamente qualcuno ha voluto estendere perfino a oggi, il giorno di Natale – non è la possibilità o meno di frequentare i riti religiosi, ma poter o meno avere spazi di umanità, di affetti familiari, di riflessione personale e distensione, di incontri amicali». Lo ha detto il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, nella sua omelia per la Messa del giorno di Natale.
«Nel difendere la domenica e la festa, nel difendere il Natale dall’offensiva consumistica, ciò che sta a cuore alla Chiesa è difendere la persona umana e la società, non le pratiche religiose – ha aggiunto il cardinale – Ho voluto soffermarmi un poco su questa vicenda dei centri commerciali – ha proseguito – che si vogliono aperti anche a Natale, non tanto perché questo sia oggi il più grave dei problemi della nostra società – ce ne sono ben altri, come attestano le cronache della guerra, della violenza e della povertà ogni giorno -, ma perché in esso emerge con tutta evidenza come laddove non si accetti il limite, quel limite che Dio ha abbracciato per stare con gli uomini, è l’uomo stesso che viene messo in crisi. C’è invece da riconoscere, e questo in tutti gli ambiti della vita umana, che è proprio il limite ciò che ci permette di stare nella storia, perché la storia è fatta di eventi concreti e non di assoluti, e di stare con gli altri, evitando prevaricazioni ed emarginazioni».