Marò: Massimiliano Latorre si augura che nel 2018 venga provata la loro innocenza

Latorre

TARANTO – La tanto attesa notizia della loro innocenza è quanto spera possa finalmente arrivare nel 2018 il fuciliere di Marina tarantino Massimiliano Latorre, accusato, con il commilitone barese Salvatore Girone, di avere ucciso due pescatori indiani scambiandoli per pirati, nel 2012, nel corso di una missione antipirateria al largo delle coste dello Stato del Kerala.
«Mi auguro – scrive Latorre su Facebook condividendo le aspettative per il nuovo anno – che la notizia da tanto attesa possa prendere finalmente forma nella sua genuina verità, e che i cambiamenti dei prossimi mesi portino a considerare ed affrontare la nostra situazione con la giusta passione, orgoglio e dignità Nazionale, considerando e ricordando i sacrifici affrontati e le diverse privazioni ancora oggi in essere».
Entrambi i fucilieri, rientrati in momenti diversi in Italia dall’India dove erano trattenuti, sono ora in attesa di conoscere gli esiti della procedura di arbitrato internazionale, che non si concluderà prima di agosto 2018, con cui sarà stabilito quale dei due Stati ha la giurisdizione sul caso. Nel suo lungo post, Latorre rivolge un pensiero al collega Girone «con il quale – precisa – dal rientro in Italia il 28
maggio 2016 ed ancora oggi, vige il divieto di avere contatti diretti ed indiretti. Auguro al mio collega – prosegue il fuciliere – di trascorrere una buona fine d’anno e di iniziare il 2018 in maniera altrettanto positiva, con fede più che con semplice speranza che andrà tutto per il meglio, consentendo di lasciare alle spalle i rancori e le amarezze di quanto vissuto e pensando solo al futuro con positività».

Continua quindi l’odissea dei nostri due marò, dopo quasi sei anni, che almeno sono tornati in patria grazie all’azione dei recenti governi, dopo che l’accoppiata Monti – Re Giorgio Napolitano li aveva rispediti alla detenzione in India per salvaguardare i rapporti con quel paese, che ci prendeva a pesci in faccia.

 

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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