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Livorno: militante di Casapound pestato da quattro individui mascherati e con bastoni. Ferito a un occhio, minacciata la compagna incinta

LIVORNO – La notte scorsa un militante di Casapound sarebbe stato aggredito a Livorno mentre tentava di riattaccare un manifesto elettorale strappato. Lo rende noto lo stesso movimento di estrema destra spiegando che l’attivista «è stato assalito da quattro persone che, cappucci alzati e bastoni alla mano, prima lo hanno pestato e poi hanno sfondato i finestrini della sua auto, all’interno della quale era presente la compagna incinta, per fortuna rimasta illesa anche se sotto choc». L’uomo – è raccontato – è in codice rosso al pronto soccorso
e rischierebbe la perdita di un occhio.

Questo il commento del leader di Casapound, Simone Di Stefano: «E” incredibile quello che sta accadendo in Italia. Mentre le più alte cariche dello Stato vanno manifestando e lanciano allarmi sul sedicente pericolo fascista, gli antifascisti lanciano cacce all’uomo, rivendicano con orgoglio brutali pestaggi, aggrediscono e insultano le forze dell’ordine nella totale impunità». Non ha tutti i torti il leader di casapound, pendando alle ripetute esternazioni in materia della Presidenta Boldrini, del elader di Leu Pietro Grasso e del nostro governatore toscano Enrico Rossi.

Questa però la versione di Casapound. Sull’aggressione al militante di Casapound a Livorno stanno indagando i carabinieri, arrivati sul
posto insieme ai sanitari del 118. Secondo quanto appreso l’uomo è stato medicato al pronto soccorso ma le sue condizioni non sono gravi e i medici, dopo aver verificato anche la ferita a un occhio, lo stanno dimettendo. La compagna del militante non avrebbe subito danni
anche se si sarebbe molto spaventata.

Dopo l’aggressione a Giorgia Meloni, alla quale fu impedito di parlare per l’intervento degli antagonisti livornesi, un altro episodio di violenza che, se confermato, sarebbe la prova di quanto le parole di esponenti altolocati della sinistra finiscano, anche involontariamente, per eccitare gli animi. Salvo poi accusare solo Matteo Salvini di crociate antidemocratiche. E’ un certa sinistra, bellezza!

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