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Giampiero Maracchi

Firenze: è morto il professor Giampiero Maracchi. Capì tra i primi cambiamenti climatici e bombe d’acqua

Giampiero Maracchi
Giampiero Maracchi

FIRENZE – E’ morto Giampiero Maracchi, climatologo e meteorologo di fama universale. Aveva 74 anni. La notizia mi lascia di sasso: perchè, professore  di grandi conoscenze, cominciò la sua carriera di grande comunicatore delle pazzie del tempo e del clima con le interviste che gli facevo su La Nazione, all’inizio degli anni Novanta. Poi diventò famoso alle radio e le televisioni nazionali. In Rai e a Mediaset era di casa. Ma prima di andare avanti lasciatemi aggiungere una cosa alla quale tengo moltissimo: sdoganò l’espressione bomba d’acqua per definire una pioggia violenta e concentrata. L’avevo inventata, appunto su La Nazione, dopo l’alluvione dell’Alta Versilia, quando quel fazzoletto di terra venne devastato da oltre 400 millimetri di pioggia in poche ore. Parlai di bomba d’acqua in un’intervista a Raffaello Nardi, allora segretario dell’Autorità di bacino dell’Arno. Maracchi certificò il cambiamento climatico. Disse che era giusto parlare di bombardamento d’acqua violento e concentrato. Appunto la bomba d’acqua diventata poi espressione universale.

SCIENZIATO – Maracchi era uno studioso attento e un fiorentino vero. Se n’è andato quasi improvvisamente. Lo hanno reso noto i familiari, i quali precisano che, per espressa volontà del defunto, i funerali si svolgeranno in forma strettamente privata. Era nato a Firenze nel maggio 1943, professore emerito di Climatologia della Università di Firenze, dal 2014 era presidente dell’Accademia dei Georgofili e dal febbraio 2013 al maggio 2014 è stato presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Gli riconoscevano, a giusta ragione, fama di scienziato di fama internazionale. Era stato fondatore e direttore dell’Istituto di Biometeorologia del Cnr, fondatore e presidente del Centro di Studi per l’applicazione dell’Informatica in Agricoltura, fondatore e già Responsabile del Master in Meteorologia e Climatologia Applicate della Università di Firenze, fondatore e già direttore del Regional Meteorological Training Centre della World Meteorological Organisation di Ginevra. E’ stato anche vicepresidente della International Society for Agricultural Meteorology – INSAM.

LAMMA –  Tra i numerosi impegni nella sua cariera di scienziato Maracchi è stato anche fondatore e presidente dell’Osservatorio dei Mestieri d’Arte, associazione di 15 Fondazioni Bancarie italiane, nata in seno alla Fondazione Crf, impegnata nella salvaguardia e nella promozione dell”artigianato artistico, nonché fondatore e presidente del Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile – Lamma, consorzio specializzato in meteorologia e climatologia. Le cose che ha fatto sono state tante. Cerco di riassumerle. E’ stato fondatore, presidente e vicepresidente della Fondazione per il Clima e la Sostenibiltà (FCS) e membro di numerose accademie italiane tra cui l’Accademia delle Scienze detta dei XL, l’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze, l’Accademia di Agricoltura di Bologna, l’Accademia di Scienze Forestali di Firenze, l’Accademia della Vite e del Vino, la
Colombaria e l”Accademia dei Concordi. Ha partecipato come delegato nazionale a numerose commissioni scientifiche e tecniche internazionali e dell’Unione Europea oltreché come coordinatore di numerosi Progetti nazionali ed internazionali. Nell’Università di Firenze, Maracchi è stato membro del consiglio di amministrazione e segretario scientifico del Comitato nazionale di consulenza per le Scienze agrarie del Cnr nonché membro del Consiglio Scientifico del Piano Spaziale Italiano. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali. Potrei aggiungere menzioni e lavori suoi che hanno ottenuto riconoscimenti importanti, ma cerco di sintetizzare: ha aiutato tanto l’informazione, aiutando i giornalisti a comprendere i eccanismi della climatologia e meteorologia. Per spiegare e rendere comprensibile quello che accade nell’atmosfera ci vuole conoscenza ma anche senso pratico. Lui aveva tutto. Non dimenticherò mai le lunghe interviste, gli aggiustamenti, le rivisitazioni delle frasi per renderle facili a tutti. Ciao Giampiero. Mi mancherai avvero. E non è una frase fatta.

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Sandro Bennucci

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