Morte di Sofia: murales a Firenze. Associazione Voa Voa contro malattie rare bambini

FIRENZE – La street art al fianco dei bambini affetti da malattie rare e della ricerca scientifica su queste patologie. È l’obiettivo di «Un muro per Sofia», il
progetto promosso dall”associazione Voa Voa Amici di Sofia, nata dopo la morte della piccola bimba fiorentina ammalata di leucodistrofia metacromatica per dare assistenza alle famiglie con figli colpiti da patologie rare neurodegenerative diagnosticate in età pediatrica.
Oggi, 30 marzo, alla BiblioteCaNova dell’Isolotto di Firenze è stato dato il via alla campagna con l’inaugurazione del primo stencil murale, Rari non invisibili, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore alle politiche giovanili, Andrea Vannucci, dell’assessore al welfare Sara Funaro, e dei genitori di Sofia.
L’idea della campagna nasce nel 2013, quando 2 artisti bresciani, rimasti a lungo anonimi, realizzano uno stencil che ritrae una bambina con la scritta Aiutate Sofia sul muro degli Spedali civili. L’opera, ritenuta atto vandalico, venne oscurata nel giro di pochi giorni.
A distanza di anni, il padre di Sofia, presidente della Onlus, decide di utilizzare i social network per tentare di rintracciare gli anonimi artisti. Da qui parte il
progetto di Voa Voa, che vuole usare la potenza espressiva dellastreet art per denunciare l’emarginazione e l’ingiustizia sociale. Fedele alle origini, l’opera d’arte realizzata per la campagna di sensibilizzazione rappresenta un atto di denuncia dell’emarginazione socio-sanitaria del malato raro, condizione
che coinvolge il nucleo familiare. Il muro della BiblioteCaNova è stato inserito nell’elenco degli Spazi d’arte del Comune di Firenze e concesso a VoaVoa per il murales.
