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Accordo Israele-Onu: migliaia di migranti africani in Italia. La Farnesina: «Nessuna intesa». Salvini che dice?

GERUSALEMME – Avrebbero fatto i conti senza l’oste. Almeno così afferma la Farnesina. Perchè Canada, Germania e Italia sarebbero alcune delle destinazioni indicate dal premier israeliano Benyamin Netanyahu per una parte dei migranti africani che, nei prossimi cinque anni, dovranno lasciare Israele in base all’intesa raggiunta con l’Alto commissariato dell’Onu.  L’intesa raggiunta riguarda complessivamente 16.250 migranti eritrei e sudanesi, di cui 6.000 nel primo anno. Israele aveva annullato oggi, 2 aprile, a sorpresa la espulsione verso il Ruanda di migliaia di migranti eritrei e sudanesi, che doveva iniziare nei prossimi giorni ma che era stata temporaneamente bloccata dalla Corte Suprema.

Fonti della Farnesina precisano che «non c’e’ alcun accordo con l’Italia nell’ambito del patto bilaterale tra Israele e l’Unhcr per la ricollocazione, in cinque anni, dei migranti che vanno in Israele dall’Africa e che Israele si è impegnata a non respingere». Bene la risposta. Ma ora serve anche una forte presa di posizione politica. Matteo Salvini che cosa ne pensa? E Di Maio? E bisognerebbe conoscere anche la posizione del Pd. Renzi e Gentiloni avevano per caso preso impegni, in passato?

AGGIORNAMENTO DELLE 19,35

E’ arrivata la precisazione dagli uffici di Netanyahu: «L’Italia era solo un esempio, il Primo ministro non intendeva in modo specifico quel paese», così un collaboratore del premier israeliano ha risposto ad una domanda dell’agenzia Ansa sulle affermazioni riguardanti l’Italia come luogo di destinazione di una parte dei migranti ora in terra israeliana.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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