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Calcio: Fabio Capello, in Europa non vinciamo perché mancano i giocatori di qualità. Non farà il CT della nazionale

ROMA – Mentre in Italia protagonisti del circo del calcio, società esperti, calciatori, tecnici e giornalisti specializzati, salvo qualche rara eccezione, si entusiasmano e si emozionano per le vicende del nostro squallido campionato di serie A, che peraltro resta ancora aperto, non si sa per quanto, in Europa le squadre italiane non brillano, vedi i pesanti ko di Juventus e Roma in Champions; si è salvata solo la Lazio in Europa League, unica squadra italiana che, salvo sorprese poco probabili, dovrebbe continuare il cammino di coppa.

Per Fabio Capello questa sofferenza è da addebitare alla poca qualità del parco calciatori. «Se i giocatori migliori non vengono più in Italia, ma anzi vanno a rinforzare le avversarie, il livello del calcio non ha dei buoni insegnanti, dai quali copiare. Io da giovane ho copiato da Suarez, da Massei, dei grandi, che potevano trasmettere qualcosa. Copiare bene è fondamentale» ha commentato il tecnico friulano.

Capello ha poi assicurato di non avere un futuro da Ct della nazionale italiana: «Ho già fatto le mie esperienze in Inghilterra e Russia. L’ultima mia panchina è stata in Cina, allo Jiangsu Suning. Volevo provare ancora una volta ad allenare una squadra. Siamo riusciti a salvarla dopo averla presa ultima in classifica e sono felice così. Ora mi diletto di più a fare il commentatore, un ruolo in cui si vince sempre».

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