Livorno: assalto alla banca a Collesalvetti. Arrestati due pregiudicati

LIVORNO – Le indagini sull’assalto alla Cassa di Risparmio di Firenze, filiale di Collesalvetti (Livorno) sono andate avanti qualche mese e si sono concluse con l’arresto di due pregiudicati di origine catanese, da parte dei carabinieri della compagnia di Livorno, con i militari del nucleo investigativo di Pesaro. Dirette e coordinate dal sostituto procuratore Fiorenza Marrara, della Procura della Repubblica di Livorno, le indagini hanno permesso di risalire ai due rapinatori al termine di un accurato lavoro
investigativo.

I due uomini, dimoranti nella provincia di Pesaro, si erano introdotti nella filiale di Collesalvetti e, prendendo a schiaffi il direttore
della banca, avevano lo avevano immobilizzato insieme alle impiegate, asportando poi denaro in contante per un valore complessivo di circa 2000 euro. Grazie alle immagini di video-sorveglianza che ritraevano uno dei rapinatori a volto scoperto e ai dettagli riferiti
da un carabiniere in congedo, che aveva inseguito i rapinatori subito dopo l’assalto, vedendoli entrambi a volto scoperto e riuscendo a
leggere parte della targa dell’auto, è stato possibile identificare i due pregiudicati, entrambi con numerosi precedenti specifici.
In particolare, la foto di uno a volto scoperto (ritratto dalle telecamere a circuito chiuso della filiale di Collesalvetti), nonché del secondo, travisato in volto, ma con indosso un tipo di pantaloni con disegni assai riconoscibili, sono state fatte circolare tra i comandi dell’Arma in tutta Italia.

E proprio grazie a questa circolarità informativa, i carabinieri di Pesaro Urbino hanno riconosciuto i rapinatori di Collesalvetti, che poco tempo prima erano stati colti dai militari marchigiani in flagranza di reato mentre perpetravano un”altra rapina con analoghe modalità. Gli ulteriori elementi probatori raccolti dagli investigatori, tra cui i vestiti utilizzati nel colpo di Collessalvetti, nonché le ricognizioni fotografiche effettuate dai testimoni presenti al fatto, hanno permesso al Gip del Tribunale di Livorno di concordare pienamente con la richiesta di ordinanza di custodia cautelare in carcere avanzata dal pm Marrara. I due, già detenuti presso il carcere di Pesaro, dovranno ora rispondere di rapina aggravata in concorso.