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Firenze: tutto pronto per l’inaugurazione dell’81° Maggio Musicale con «Cardillac» di Hindemith

Il laboratorio di Cardillac nell’allestimento di Valerio Binasco (scene di Guido Fiorato)

FIRENZE – Grande attesa per l’inaugurazione dell’81° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, sabato 5 maggio, e gran curiosità per l’opera che debutterà al Teatro del Maggio alle 19, «Cardillac» di Paul Hindemith (1895-1963), rappresentata molto di rado (a Firenze inaugurò il Maggio Musicale del 1991, con la regia di Liliana Cavani e la direzione di Bruno Bartoletti), il cui nuovo allestimento è stato presentato oggi alla stampa. Alla guida dell’Orchestra e del Coro del Maggio ci sarà Fabio Luisi, che entra ufficialmente in carica come direttore principale. Protagonisti Martin Gantner (Cardillac), Gun-Brit Barkmin (la figlia) e Ferdinand von Bothmer (l’ufficiale). La regia è affidata a Valerio Binasco, al suo debutto con l’opera; le scene sono di Guido Fiorato.

Il soggetto è tratto da «Das Fräulein von Scudéry» (La signorina de Scudery) di di E.T.A. Hoffmann, parte della raccolta «I fratelli di Serapione», pubblicata in quattro volumi tra il 1819 e il 1821. Una trucida vicenda di gusto neogotico, che Hindemith stesso e lo scrittore Ferdinand Lion, autore del libretto, prosciugarono, trasformando la novella romantica in opera espressionista, dove la musica (eseguita da un’orchestra da camera con abbondanza di fiati e pochi archi) non è descrittiva di quel che avviene in scena, ma ne costituisce il tessuto emotivo. Un linguaggio essenziale che riflette sul passato (c’è molto Bach, in filigrana) e che stacca Hindemith dal contesto musicale a lui contemporaneo.

La vicenda originaria si collocherebbe nella Parigi dell’epoca di Luigi XIV, ma dall’allestimento proposto al Maggio emerge solo che siamo in una grande metropoli un po’ indefinita (come quella del celeberrimo film espressionista di Fritz Lang), lasciata di sfondo agli interni in cui si svolge la parte essenziale dell’azione; anche i costumi non portano a un’epoca precisa, mescolando l’attualità nostra con quella dell’epoca in cui l’opera fu rappresentata per la prima volta (1926), in conseguenza all’idea del regista (dominante, fra i registi teatrali di prosa e d’opera) che, qualunque sia l’epoca in cui è ambientata la storia, i personaggi sono nostri contemporanei. In questo caso particolare la cosa dovrebbe funzionare  senza intoppi, dato che l’attualizzazione è stata già compiuta in primis da Findemith e Lion.

Cardillac è la storia di un’ossessione, quella di un artista orafo incapace di staccarsi dalle proprie creazioni arrivando a ucciderne gli acquirenti, finché non sarà linciato dalla folla. Paul Hindemith compose l’opera influenzato dai capolavori tragici dell’espressionismo tedesco: le atmosfere cupe e tenebrose di una Parigi in preda a continui omicidi sono facilmente accostabili alle spigolose ambientatazioni in bianco e nero del film muto «Das Cabinet des Dr. Caligari» di Robert Wiene (1920), e la stessa pazzia di Cardillac è un delirio portato all’esagerazione, oltre la morte. Cardillac è un orafo, ma più che un artigiano che produce oggetti di consumo si sente un artista, un creatore; la sua furia omicida sembra colpire chi considera i suoi gioielli come come mezzi di distinzione sociale o di seduzione, incapaci di comprendere il loro valore artistico: il diverso valore delle opere per il loro creatore e per coloro che le acquistano è il nodo centrale dell’opera di Hindemith.

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Sabato 5 maggio, ore 19:00
Mercoledì 9 maggio, ore 20:00
Sabato 12 maggio, ore 15:30
Martedì 15 maggio, ore 20:00
«Cardillac». Opera in tre atti e quattro scene. Libretto di Ferdinand Lion da «Das Fräulein von Scuderi» di E.T.A. Hoffmann. Musica di Paul Hindemith. Prima rappresentazione: 9 novembre 1926 al Semperoper di Dresda.

Orchestra e del Coro del Maggio Musicale diretti da Fabio Luisi. Maestro del Coro Lorenzo Fratini. Regia Valerio Binasco, assistente regia João Carvalho Aboim, Light designer Pasquali Mari, scene Guido Fiorato, assistente scenografia Anna Varaldo, costumi Gianluca Falaschi, assistente costumista Anna Missaglia. Nuovo allestimento. Interpreti: Cardillac: Martin Gantner; La figlia: Gun-Brit Barkmin; L’ufficiale: Ferdinand von Bothmer; Il commerciante d’oro: Pavel Kudinov; Il cavaliere: Johannes Chum; La dama: Jennifer Larmore; Il comandante della polizia militare: Adriano Gramigni.

Biglietti da 20 a 100 euro in vendita anche online sul sito del teatro.

Il Festival si apre già sabato 5 alle 11 con una Lectio Magistralis di Bernardo Valli su «Tragedie e progressi del Novecento» nell’Aula Magna dell’università in Piazza San Marco, 4 (ingresso libero).

Programma completo del Festival, comprendente tutti gli eventi collateralki anche in regione,  sul sito del teatro

 

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