Firenze: ex direttore Agenzia Entrate condannato a risarcire 7 milioni per danno erariale

FIRENZE – Stangata della Corte dei Conti di Firenze all’ex direttore provinciale dell”Agenzia delle Entrate, Nunzio Garagozzo, condannato ieri, al termine di un processo contabile, a pagare in favore della stessa Agenzia delle Entrate
7 milioni e 115.080 euro tra danno patrimoniale diretto (6 mln e 915.000 euro) e danno di immagine (200.000 euro). Il processo davanti alla Corte dei Conti della Toscana è scaturito per alcuni episodi di corruzione risalenti al periodo 2010-2011 per cui Garagozzo venne già condannato in sede penale nel 2014 con patteggiamento.
Adesso il grosso della somma è relativo, in particolare, agli aggiustamenti di pratiche tributarie a favore della società di costruzioni Tognozzi spa, ormai fallita da qualche tempo. Garagozzo, condannato per corruzione, avrebbe agevolato la società e la sua proprietà procurandole un risparmio indebito sulle imposte che procura e GdF calcolarono in 4,6 mln di euro, e in cambio di una tangente da 50.000 euro che ammise di aver riscosso.
Ora la Corte dei Conti, condannandolo, ha stabilito nella somma di 6 mln e 915.080 euro il danno patrimoniale diretto causato all’erario dai favori di Garagozzo alla Tognozzi spa.
Per la Corte dei Conti vi fu antigiuridicità della condotta di Garagozzo, e illegittimità degli atti tributari da lui
medesimo assunti dietro pagamento di corrispettivo nella vicenda Tognozzi spa, condotta «connotata da dolo». Da ciò derivò un minor introito per l”Erario di 6.691.122 euro, «danno da addebitare nella sua totalità a Garagozzo e che si realizzò tramite atti dal medesimo firmati nella sua precipua competenza direttoriale e per i quali ha percepito un indebito corrispettivo».
La difesa di Garagozzo, avvocati Francesco Bertini e Claudia Manfriani, vuole fare appello alle sezioni centrali della Corte dei Conti, a Roma. «Rispettiamo la sentenza ma non la condividiamo pertanto siamo orientati a fare appello», commenta l’avvocato Bertini. Nel processo contabile la difesa ha chiesto l’assoluzione di Garagozzo sostenendo, tra l”altro, che nella vicenda Tognozzi spa, pur essendoci state dazioni illecite e penalmente rilevanti, non ci sono stati illeciti contabili. «Gli atti tributari erano legittimi e non c’è stato danno all”Erario», hanno argomentato gli avvocati.
