Ravenna: immigrati violenti sui campi di calcio. Partita sospesa per rissa
RAVENNA – Un tentativo di integrazione finito con una rissa. Protagonista dello sfortunato epilogo la squadra composta da rifugiati aderenti al progetto Sprar, iscritta al campionato di calcio Uisp amatori di Ravenna-Lugo. La squadra è stata ritirata dal torneo in seguito ad una rissa che, il 30 aprile scorso, ha costretto l’arbitro a sospendere la partita.
L’accaduto, riportato dal sito del settimanale ”Ravenna e Dintorni”, è avvenuto sul campo di Marina di Ravenna. La squadra dello Sprar Ravenna, alla sua prima partecipazione al campionato nell’ambito di un progetto di integrazione, era arrivata ai play off e stava giocando nel girone eliminatorio contro l’Az Ravenna quando a pochi minuti dalla fine della gara un fallo di gioco ha innescato una violenta rissa, con uno dei rifugiati che – secondo quanto raccontato dai presenti – avrebbe anche dato un calcio all’avversario. Al giocatore che ha commesso il fallo sono stati comminati tre anni di squalifica.
Entrambe le squadre hanno perso l’incontro a tavolino. Nei giorni successivi i referenti del progetto hanno deciso
di ritirare la squadra dal campionato. Una sofferta decisione, hanno scritto in una lettera che è arrivata dopo aver preso atto che «la nostra squadra non ha dimostrato una maturità sufficiente per affrontare situazione di forte stress
verificatesi in campo». L’augurio dei responsabili è che il ritiro possa essere anche un insegnamento per i giocatori della squadra Sprar. Con ogni probabilità il prossimo anno la squadra sarà di nuovo iscritta al campionato.
La notizia ha portato il consigliere regionale della Lega Nord, Andrea Liverani, a parlare di integrazione fallita.
Secondo il leghista è sbagliato “imporre percorsi di integrazione forzata nei confronti di chi ancora non ha ottenuto
lo status di profugo né la protezione internazionale e questo scoppio di violenza in campo non ci stupisce”.
