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Omicidio di Sinalunga (Siena), il pastore sardo: «Ho sparato per legittima difesa»

SIENA – Ha raccontato ai carabinieri che ci sarebbe stata una colluttazione e che lui, Giulio Sale, pastore sardo di 45 anni residente a Foiano della Chiana (Arezzo), ha sparato per legittima difesa uccidendo un albanese di 22 anni. L’uomo avrebbe affermato di esser andato nell’abitazione di Sinalunga per chiarire incomprensioni nate in ambito lavorativo con l’amico albanese che in quel momento stava ospitando la vittima. Al portone di casa si sarebbe però presentato il 22enne che, forse nel corso di una discussione, avrebbe poi puntato una pistola contro il pastore sardo. Da qui – sempre secondo il racconto dell’arrestato ai carabinieri – sarebbe sorta una colluttazione in cui il sardo è riuscito ad impossessarsi dell”arma e a sparare al 22enne per poi darsi alla fuga.

Proprio sull’arma, che non risulta denunciata, si stanno concentrando le indagini dei carabinieri attraverso esami
scientifici e balistici per accertarne la proprietà e stabilire la dinamica della colluttazione e dello sparo. Questa mattina, 11 maggio, il gip del tribunale di Siena ha convalidato l’arresto. L’udienza di convalida si è svolta nell’ospedale di Siena perché il presunto omicida è ricoverato, e piantonato, a seguito della frattura di una gamba durante la fuga. Il 45enne sardo si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere al gip.

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